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Partita la prima “valigia di Caterina”, un aiuto concreto per cambiare vita per le donne vittime di violenza

Di Comunicati Stampa Lunedi 16 Gennaio 2017 alle 12:53 | 0 commenti

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Non poteva esserci una partenza migliore per il viaggio inaugurale della prima "Valigia di Caterina", l'innovativo progetto promosso dall'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza che mira e raccogliere risorse economiche, umane, professionali per le donne che escono dal circuito della violenza.L'avvio è avvenuto in una intensa serata di parole e musica al teatro San Marco sabato 14 gennaio,giorno del compleanno di Caterina Evangelisti Fronzaroli, avvocata scomparsa di recente da sempre impegnata per i diritti delle donne. 5395 euro l'importante contributo in denaro che andrà a fornire gli "accessori" delle prime valigie, importo raggiunto grazie alle generose donazioni dei presenti e alla collaborazione dei primi sostenitori del progetto, il Lions Club Vicenza Palladio e l'associazione Donne Medico. L'avvio del progetto promosso dal Comune di Vicenza con l'associazione Donna chiama Donna ha visto una rete importante di partner: l'ordine degli avvocati di Vicenza e la commissione pari opportunità, i Lions club di Vicenza, Montecchio Maggiore, Valdagno e Lonigo, l'associazione Donne Medico, la Fondazione Bellisario e Migrantes.

Alla serata inaugurale hanno partecipato 500 persone permettendo di raccogliere i fondi necessari per sostenere concretamente i primi progetti di donne che escono dal circuito della violenza. I tre cori diretti dal maestro Lorella Miotello e la partecipazione del maestro Ferrari hanno emozionato e coinvolto il pubblico presente, che si è dimostrato generoso e attento alle riflessioni offerte dall'assessore Sala, da Laura Zanichelli e Maria Zatti dell'associazione donna chiama donna. Elisa Santucci, che ha condotto la serata, ha messo in evidenza il generoso contributo da parte dei Lions aderenti e della associazione Donne Medico, che hanno consegnato al Centro Antiviolenza il loro contributo. Lucia Fazzina ha ricordato la figura di Caterina Evangelisti Fronzaroli e tutte le altre donne che si dedicano alla difesa dei diritti. "Siamo davvero grati a tutti coloro che, a vario titolo, hanno consentito la partenza di questo viaggio che dà speranza alle donne seguite dal Centro Antiviolenza che, una volta uscite, riprendono in mano la propria vita e hanno bisogno di sostegno su diversi fronti - ha sottolineato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - Ringrazio di cuore anche a nome del consigliere delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso Lorella Miotello con i suoi cori per la passione e l'impegno donato; invitiamo tutti a partecipare con nuove idee, finanziamenti, risorse umane e professionali per aiutarci a fare partire altre Valigie e con loro altri percorsi di autonomia e nuova vita. Sabato sera abbiamo ricordato Caterina Evangelisti: il suo impegno è fonte di energia in chi l'ha conosciuta e vuole proseguire la sua battaglia per i diritti delle donne; insieme abbiamo ricordato Monica De Rossi, che è stata uccisa un anno fa e avrebbe compiuto gli anni sabato come Caterina. Non dobbiamo mai smettere di ricordare e insieme agire impegnandoci per un mondo diverso in cui i diritti e l'alterità di ciascuno siano rispettati e valorizzati". Caterina Evangelisti Fronzaroli, presidente dell'Aiaf Veneto (associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori) e cui è dedicato il progetto è scomparsa nel 2015 al culmine di una vita professionale e umana dedicata alla tutela dei minori e delle donne maltrattate. Come rappresentante dell'Aiaf ha partecipato al Tavolo della rete di aiuto contro la violenza alle donne sin dal 2004 e ha concretamente contribuito alla nascita del Centro Antiviolenza nel 2012. E' scomparsa il 29 giugno del 2015. A Vicenza sono 485 le donne accolte e accompagnate dal Centro Antiviolenza in 4 anni di attività; 203 non hanno un'indipendenza economica e 254 hanno figli minori a carico. I minori seguiti a vario titolo dai servizi sociali del Comune di Vicenza sono 1450, pari all'8% della popolazione fino ai 18 anni. Di essi, più del 41% riceve prestazioni economiche o servizi specifici per il sostegno alla genitorialità, mentre il 14% riceve sostegni per la protezione e la tutela. Il resto riceve prestazioni come consulenze e sostegni educativi. Il Centro Antiviolenza accoglie attualmente le donne del Comune di Vicenza e di tutti i 39 comuni dell'ULSS 6, oggi Distretto est dell'ULSS 8.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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