Quotidiano | Categorie: Politica

Parlamentarie e democrazia M5S, l'attivista: vogliamo la proprietà di Rousseau

Di Citizen Writers Martedi 23 Gennaio 2018 alle 09:30 | 0 commenti

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La democrazia si realizza quando il popolo diviene padrone delle sue istituzioni. Quella fondamentale è il suo sistema elettorale. L'abisso che separa la nostra società dai propositi di sovranità popolare è tutto qui. Il successo del M5S consiste in sintesi nell'aver offerto un progetto di democrazia compiuta, entro il quale sia possibile realizzare equità, giustizia e opportunità. Ma oltre a tutto ciò che si può realizzare con un governo a 5 stelle, quello che appassiona i simpatizzanti e che ha fatto veramente la differenza con le altre forze politiche, è questa ostentata proprietà popolare delle istituzioni, è la democrazia diretta. Eppure, quando arriva il momento, la distanza da ciò che si spera e ciò che si osserva è incredibile.

 

A nulla valgono i biasimi fatti agli altri di decidere in segreto le candidature; a nulla valgono i criteri di selezione a difesa del candore, della moralità degli eleggibili: martedì scorso la maggior parte dei probi e dei preparati attesi non era presente sulla schermata. Si è avuta l'impressione, dopo due giorni di guardia al sito, che il sistema abbia scelto a caso tra gente che ha toccato appena il pulsante della candidatura e siano invece mancanti quelli che l'hanno annunciata da un anno corredandola di ogni documentazione - quasi un modo esplicito per sostituire totalmente una classe di attivisti con una di sorteggiati. Lo sconcerto che assale l'iscritto è lo stesso di un elettore che apre la scheda nella cabina elettorale e non trova più il suo simbolo. Non ci resta che sperare nella lealtà e nelle capacità della rosa di candidati vicentini e veneti (uno l'ho persino votato) proposti dal sistema, allo stesso modo di come avevamo dovuto sperare nei designati dei partiti tradizionali. Pare proprio che il celebrato "staff" sia in realtà insufficiente a gestire la complessità delle ambizioni democratiche del M5S, e che abbia bisogno di aiuto, forse, di essere rifondato. Noi siamo pronti: vogliamo la proprietà di Rousseau. Per il momento, una delle peculiarità della democrazia ci impone di smettere lo stupore catatonico e di rompere il silenzio.


Giuseppe Di Maio

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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