Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Politica

Parlamentari veneti senza governo, ecco cosa fanno. Daniela Sbrollini raccoglie le firme

Di Rassegna Stampa Martedi 8 Maggio 2018 alle 10:13 | 0 commenti

ArticleImage

Fumata nera, ieri, anche al terzo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un governo di garanzia come ultima speranza per scongiurare lo scioglimento lampo delle Camere. E nel giorno in cui sia Salvini che Di Maio (e, in Veneto, Luca Zaia) anticipano il loro «no» proprio al governo tecnico, sui social furoreggia l'hashtag: #8luglio, data teorica per la nuova chiamata alle urne. Tweet e post grondanti sarcasmo con un bersaglio preciso: i neo parlamentari che giusto il 27 aprile hanno ricevuto il primo stipendio a cui, secondo i tweet più corrosivi, difficilmente rinunceranno per sottoporsi nuovamente al verdetto delle urne. Bonifici mensili di oltre dodicimila euro netti.

Che, moltiplicati per i 74 fra deputati e senatori veneti più le elette fuori regione Anna Cinzia Bonfrisco e Alessia Rotta, fanno arrivare il conto dei costi dei parlamentari in Veneto a 988 mila euro, poco meno di un milioncino.
Il punto è questo: che lo stipendio arriva puntuale ma l'attività parlamentare, inutile sottolinearlo, ora langue. Per cui, come se la vivono gli eletti veneti? Fortunati quelli che sono entrati nella «commissione speciale», l'unica costituita proprio in questa fase di stallo per occuparsi di «affari correnti». E gli altri? Studiano, dicono. «Ho chiesto di entrare alla Commissione finanze dice Alvise Maniero, deputato del M5S ed ex sindaco di Mira, nel Veneziano ed è entusiasmante avere accesso a una mole incredibile di dati. Per la commissione speciale sto studiando tanto. Il tema mi appassiona, e vero che sono numeri ma raccontano la vita delle persone. Dalle banche al gioco d'azzardo. Certo, un po' mi manca l'aspetto operativo del fare il sindaco. Quanto allo stipendio, lo mettiamo da parte perché come nella scorsa legislatura, noi del Movimento, ne verseremo buona parte per un progetto specifico». Anche la veronese (rieletta) Francesca Businarolo dice: «Ogni settimana ci incontriamo con i "neofiti" per aggiornarci e per spiegare come funziona qui. Quanto a noi, al secondo mandato, certo, in Parlamento si può fare ben poco quindi, personalmente, ne approfitto per intensificare il lavoro sul territorio. I temi: dai Pfas alla Tav».
Rispetto ai chiari di luna della nuova legislatura, tuttavia, qualche parlamentare, a microfoni spenti, prova a scherzarci su: «Pensavo di organizzare una marcia dei deputati contro lo scioglimento delle camere». Il mood dilagante, però, è un comprensibile scoramento. «Certo, se ci fossero le commissioni... ma anche lì, saremmo in minoranza o in maggioranza?». Dario Bond, neo parlamentare bellunese di FI batte i pugni: «Dopo una vita di politica sono arrivato a Roma pieno di idee, di progetti da portare avanti e, invece, ci ritroviamo in questa situazione, una rabbia... continuo a lavorare sul territorio, dalle banche all'agricoltura». Dall'altra parte dell'arco costituzionale di Montecitorio siede Nicola Mero (M5S) Uso questo tempo per studiare, è entusiasmante avere accesso a tanti dati Manzato (Lega): Non ci si candida per poi andare in parlamento a bighellonare, meglio tornare alle urne. Pellicani, veneziano del Pd. Imbufalito, spiega: «Lega e M5S sono forze politiche prive di cultura istituzionale. Io intanto mi spendo sul territorio, incontri per la Legge Speciale di Venezia. Certo, è difficile portare avanti pure questa attività perché manca la prospettiva politica. Se penso all'emozione dell'insediamento da deputato a fine marzo...ora c'è solo frustrazione».
Sarà che in tasca ha una laurea in Filosofia, Franco Manzato della Lega, non si scompone per le montagne russe romane: «Faccio politica da tanto tempo e quindi non posso dire di essere deluso, i meccanismi sono questi. E non si va in Parlamento per bighellonare quindi o c'è un governo serio o si torni a chiedere agli italiani». E per non bighellonare, Manzato, ad esempio, è un altro che in questi due mesi ha studiato richiedendo dati e informazioni sui capitoli di bilancio dello Stato in vista di una proposta di legge per l'abbattimento della pressione fiscale alle imprese e alle famiglie».
In sintesi a nessuno piace l'idea di non guadagnarsi il pane. Alcuni ammettono che quei 13 mila euro fanno comodo anche per rientrare delle spese sostenute in campagna elettorale. E poi ci sono quelli che hanno un doppio lavoro. Sonia Fregolent della Lega, continua a fare il sindaco a Sernaglia della Battaglia, nel Trevigiano: «Da fare ne ho però dispiace avere tanta voglia di lavorare a Roma e finire con l'essere un deputato precario». Daniela Sbrollini, veterana dem alla Camera, ora approdata a Palazzo Madama, in questi mesi si è portata avanti: «Ho già depositato le mie proposte di legge così saranno calendarizzate per prime, ho raccolto le firme tra i colleghi, presentato interrogazioni parlamentari, ad esempio sulle maestre diplomate. E poi c'è il territorio, da non trascurare mai, io sono vicentina e siamo in piena campagna elettorale per le amministrative».


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network