Parla un licenziato Askoll, ma rimane muto Marioni
Giovedi 6 Marzo 2014 alle 23:48 | 0 commenti
«Oltre ai dovuti ringraziamenti e complimenti per come svolgete il vostro lavoro, con un'informazione dettagliata e precisa, mi permetto di segnalarvi due piccole inesattezze contenute nel vostro articolo. Scusate se posso sembrare eccessivamente puntiglioso, ma queste rischiano di far passare Marioni per un benefattore e noi per degli ingrati. In Piemonte Marioni non ha mai pagato nessun caffè. I caffè gratuiti alle macchinette, esistevano, ma solamente a Dueville».
È così che inizia il commento al nostro articolo di ieri sul caso Askoll a Castell'Alfero (e non solo) di uno dei lienziati che dal 7 giugno saranno su uno strada se non avranno effetto le lotte attuali e se Elio Marioni rimarrà ancora muto anche dopo il suo impegno a raccontarci una situazione che preannunciava come "diversa" da quella che oggi colpisce la fabbrica astigiana, dopo quella di Moncalieri, ma che potrebbe essere foriera di preoccupazioni anche per i dipendenti vicentini del gruppo come avverte il lettore di Castell'Alfero, che così, infatti, continua:
«In Piemonte Marioni non ha mai pagato nessuna settimana bianca. Non so se e quante ne ha pagate a Dueville, ma di certo in Piemonte nessuna. Chiudo con un avvertimento ai fratelli veneti, in particolar modo a quelli di Askoll2 e di Askoll3. Tenete gli occhi aperti, siate vigili e non fatevi abbindolare da false promesse come bonariamente abbiamo fatto noi fidandoci delle parole dei vertici aziendali. Ne va del vostro futuro, della vostra vita...».
La nostra risposta non poteva che essere questa e ne approfittiamo per rivolgerci di nuovo un appello alla chiarezza al presidente Elio Marioni, che in passato abbiamo avuto modo di stimare.
«Siamo contenti che apprezziate il nostro lavoro di informazione, ma non meritiamo ringraziamenti perché sarebbe compito di ogni giornale informare sulle notizie, salvo poi commentarle come crede. Per le precisazioni sui presunti "omaggi" le riporteremo alla prima occasione (questa, ndr), ma li riferivamo come un esempio che ci davano dell'atteggiamento paternalistico di Elio Marioni volto a tenere lontani i sindacati. Pensi che ce lo hanno raccontato sui dipendenti piemontesi sindacalisti vicentini ... In bocca al lupo e spero che Marioni mantenga il suo impegno a darci "diverse", speriamo migliori, informazioni. E' o non è un grande imprenditore? O è solo un imprenditore "grande"?»
Il direttore Â
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