Park Rocchetta, Turetta (Cub): "Non esiste che ci sia una gestione separata nella P.A."
Giovedi 28 Maggio 2015 alle 21:24 | 0 commenti
Chiavi e telecomandi per entrare e uscire da Park Rocchetta che, come dichiarato dagli stessi vigili a gennaio in un giornale locale, erano a carico loro con un'autotassazione. In realtà la gestione, dai contorni ancora fumosi, sembra essere leggermente diversa. I vigili che avevano bisogno di chiavi o telecomandi, per ottenerli, dovevano versare una cauzione di 25 euro per le prime e 50 per i secondi. Cauzioni che, come ci hanno segnalato alcuni pensionati della Polizia Locale, non venivano rimborsate. Ecco quindi, il meccanismo dell'autotassazione.
«Non esiste che ci sia una gestione separata dei soldi nella Pubblica Amministrazione e mi sembra molto grave che qualcuno possa ricevere dei soldi e fare una contabilità diversa da quella dell'Economato». A parlare è Maria Teresa Turetta, del Cub pubblico impiego di Vicenza, sindacato che si sta interessando del caso Park Rocchetta "per difendere tutti quei vigili su strada, una categoria ultima, che hanno sempre fatto il loro lavoro correttamente e senza mai pretendere» e che ora nel tourbillon delle vicende che hanno come denominatore comune, direttamente o per controlli carenti, il loro comandante Cristiano Rosini.
Il sindacato sta pensando a delle iniziative in questo senso e ribadisce la necessità di fare chiarezza su tutta la vicenda, a cominciare da quelle cassette di frutta trasbortate nel park dalla Polizia Annonaria (e forse non solo quelle, ndr) anche per evitare che l'eventuale bufera che potrebbe abbattersi sui vertici non coinvolga in maniera indiscrimata la base. La facenda delle chiavi e dei telecomandi e di quei soldi anticipati è però ancora tutta da chiarire. Chi anticipava i soldi e a che titolo il Comune o la Polizia incassa quelle cauzioni e quale sono le pezze giustificative? E chi e a che titolo ha fatto una rendicontazione di quei fondi? Come sottolinea infine la sindacalista «questo è un sistema che, a quanto ci dicono, va avanti da molti anni».Â
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