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Pari opportunità, 200 alunni delle medie e i messaggi veicolati dai mass media

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Gennaio 2012 alle 19:13 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Pari opportunità, quasi 200 alunni delle medie riflettono sui messaggi veicolati dai mass media: è un progetto della Commissione comunale per aiutare i ragazzi a riconoscere gli stereotipi di genere

Quasi 200 ragazzi delle classi terze e una decina di insegnanti delle scuole medie Muttoni e Barolini stanno partecipando ad un progetto proposto dalla Commissione comunale per le pari opportunità: "Guardare, leggere, ascoltare e pensare con occhi diversi: il rapporto tra stereotipi e media".

Sviluppando un'attività di ricerca ad esempio sulle immagini pubblicitarie di riviste e quotidiani oppure sui titoli basati su stereotipi di genere e sessismo in contrasto con quelli che invece esprimono i concetti di uguaglianza e rispetto, il progetto intende aiutare i ragazzi a leggere e decodificare gli annunci pubblicitari per accrescere la loro capacità di interpretazione, analisi e valutazione obiettiva dei messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione e, nel contempo, stimolarli a riconoscersi in valori positivi, incentivando la decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi.
Presieduta dalla consigliera delegata Cristina Balbi, la Commissione comunale ha infatti lavorato nel corso del 2011 sui temi relativi alle differenze di genere e agli stereotipi proposti in particolare dalla pubblicità, spesso lesiva della dignità della donna.
"La pubblicità ha un'importanza considerevole nella diffusione dei modelli culturali - sottolinea Balbi -, ma troppo spesso veicola modelli di donna che non corrispondono alla realtà. Il messaggio che viene trasmesso espone la donna alla violenza e all'offesa e perpetua un ruolo di subalternità. Questo non promuove certo la formazione di una società paritaria. Ecco allora che con questo progetto vogliamo aiutare i ragazzi ad analizzare, decodificare e comprendere il senso dei messaggi che vengono proposti nelle diverse forme e modalità. L'obiettivo è stimolare la criticità rispetto alle immagini e agli slogan subiti, anche per aiutare i ragazzi a poter scegliere di diventare gli uomini e le donne che desiderano. È importante che questa azione di sensibilizzazione sia proposta già alle scuole medie, seppure con tecniche adeguate all'età, per intervenire prima che si formino i pregiudizi culturali".
Il progetto è partito già a novembre con la formazione dei docenti da parte di Maria Luisa Quadri, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in tematiche di genere e lettura dei media. Alcuni esercizi hanno introdotto la trattazione del tema relativo alle "vicende identitarie", cui è seguita la trattazione dei temi relativi a "Oggettivazione, media, pubblicità" con esemplificazioni, analisi di riviste per ragazzi ed ipotesi di lavoro con le classi. Infine è stato preparato il lavoro delle insegnanti in classe e l'illustrazione e consegna di materiale didattico appositamente predisposto.
Ora, tra gennaio e febbraio, sono previsti due incontri per ognuna delle sette classi che hanno aderito all'iniziativa, con specifiche attività condotte dagli insegnanti, supportati da una componente della commissione pari opportunità e due educatori-animatori della cooperativa "Il Mosaico", che affiancheranno i ragazzi nella produzione di materiale utile per una discussione-riflessione sul tema degli stereotipi di genere, che potrà anche svilupparsi in attività teatrale.
La discussione finale sui contenuti emersi e i lavori prodotti costituiranno materiale utile per la commissione pari opportunità e spunti per ulteriori attività di approfondimento individuale o di gruppo. Il progetto prevede attività di monitoraggio in itinere e verifica finale.
"Al termine del progetto - anticipa Balbi - vorremmo allestire una mostra dei lavori prodotti in classe e organizzare magari un incontro pubblico con esperti sui temi degli stereotipi di genere e sull'approccio consapevole ai mezzi informazione e ai messaggi pubblicitari. Con l'occasione quindi le scuole che hanno partecipato al progetto potranno presentare alla città il lavoro svolto e le riflessioni elaborate sul tema".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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