Progetto Parco della Pace: le proteste di Lega Nord, Forza Italia e lista Cicero
Martedi 11 Ottobre 2016 alle 17:22 | 0 commenti
Di seguito le note degli esponenti di Vicenza di Lega Nord, Forza Italia e la domanda d'attualità della lista Cicero dopo l'annuncio del progetto del Parco della Pace
“Il parco al Del Din diventerà il simbolo dello spreco ideologico. Mentre i parchi della città sono abbandonati a sé stessi e i quartieri soffrono di una manutenzione saltuaria, il Comune si permette di impegnare quasi 7 milioni di euro per una sola opera. Scelta sbagliata che non tiene conto delle esigenze che più volte i cittadini hanno manifestatoâ€. Lo afferma Matteo Celebron, segretario cittadino della Lega Nord che replica alla presentazione del progetto di quello che dovrebbe diventare il più grande parco cittadino, proprio di fianco alla base Del Din, a nord di Vicenza.
“Il sindaco – afferma Celebron – non ha forse ben chiara la reale situazione nei quartieri e nei parchi cittadini. Il degrado e l’incuria regnano sovrani per non parlare del problema sicurezza. Qual è il senso nell'investire una somma così importante in un unico progetto totalmente scollegato dalla città ? Più che la volontà vera di realizzare uno spazio a servizio di tutti i vicentini, sembra una rivincita ideologica nei confronti della realizzazione della base Del Dinâ€.
“E’ assurdo – continua il segretario leghista – sviluppare un progetto di questa portata in maniera unilaterale, senza mai coinvolgere né le forze democraticamente elette in Consiglio comunale né e i portatori d’interesse, siano essi cittadini o associazioni. Il paradosso è che proprio in questi giorni c’è il via libera ufficiale alla redazione del progetto esecutivo della bretella Pomari-Moracchino, infrastruttura che cementificherà l’equivalente di 52 campi da calcio, oggi totalmente a vocazione agricolaâ€.
“La nostra proposta – conclude il segretario cittadino della Lega – è quella di redarre un piano verde che coinvolga tutta la città e non solo una minima parte. Parchi di quartiere, vie d’acqua e risorgive, hanno bisogno di un piano verde diffuso. L’ecologismo ideologico a giorni alterni della Giunta Variati non ci convinceâ€.
"Sei milioni e 800 mila euro per la realizzazione dell'intervento, più 150 mila euro all'anno per la gestione di un parco di 650 mila metri quadrati, rappresentano un onere verosimilmente troppo gravoso per un'amministrazione comunale che, a causa dei continui tagli che il governo Renzi impone, ha un bilancio sempre più ridotto. Quello che ci preoccupa di più sono i 150 mila euro all'anno che, essendo solamente ipotizzati dai progettisti, potrebbero ammontare a molto di più". Esordisce così il segretario cittadino di Forza Italia, Matteo Tosetto, commentando il progetto preliminare del Parco della Pace presentato dal Comune di Vicenza.
"Non siamo contrari alla realizzazione di un grande "polmone verde" in città - riprende Tosetto - ma, al contempo, temiamo che tutte le risorse vengano incanalate in questo progetto e le diverse aree verdi e i parco giochi sparsi in tutto il territorio comunale vengano lasciati a se stessi, con attrezzature vecchie e arrugginite come in alcune aree nei nostri quartieri".
Rincara la dose l'assessore regionale forzista, Elena Donazzan:
"Quelle dell'amministrazione comunale sono promesse faraoniche decisamente fuori luogo poiché fatte dopo la distruzione di un sito storico che avrebbe dovuto essere vincolato dai beni monumentali e che invece potrebbe rivelarsi l'ennesimo luogo di degrado. A vedere i precedenti, e la situazione attuale in cui versa la città , con questa amministrazione il Parco della Pace sarà il parco del degrado e della violenza, come Campo Marzo o i Giardini Salvi".
Tosetto e Donazzan affermano infine:
"Come già qualcun altro ha proposto a seguito dell'alluvione del 2010, nel sito si potrebbe realizzare un centro polifunzionale che comprenda le componenti del sistema di Protezione Civile, con lo scopo di farlo divenire una sede logistica, operativa e formativa, che punti molto alla pianificazione territoriale e alla prevenzione, anche promuovendo percorsi studio per giovani studenti o creando una università di ricerca ed innovazione nel settore geoambientale o geofisico.Â
Uno spazio funzionale per le esercitazioni dei volontari sia generici che specializzati.
Del resto il territorio vicentino è un territorio a medio rischio sismico e ad alto rischio idrogeologico", concludono.
Domanda d'attualità Claudio Cicero
Apprendo dagli organi di stampa, della presentazione alla città della futura sistemazione a parco dell’area dell’aeroporto Dal Molin con il ricavo in particolare di aree “umide†e canali per otto chilometri di estensione.
Alla luce di quanto sopra esposto il sottoscritto Consigliere comunale,
chiede
- se si è in possesso di un documento che certifichi lo stato di “SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE†dell’area in questione oltre al certificato di bonifica bellica ovvero di un certificato di bonifica ambientale;
 - quale sia il costo preventivato della manutenzione di tale infrastruttura calcolando il fatto che il comune non riesce a mantenere nemmeno gli attuali parchi e non riesce a sistemare neanche ad esempio il Parco di Villa Bedin Aldighieri;
- se non dovremmo procedere a bonifiche stile “Agro Pontino†una volta realizzate le cosiddette aree umide e i canali forieri di allevamenti di zanzare visto che ogni estate l’amministrazione ci invita a togliere l’acqua dai sottovasi delle nostre piante e che al cimitero sono state chiuse le fontanelle al fine di evitare il proliferarsi delle zanzare peraltro con risultati discutibili.
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