Quotidiano | Categorie: Politica

Parco della Pace, i no base incontrano Variati

Di Marco Milioni Lunedi 25 Marzo 2013 alle 18:40 | 2 commenti

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Il sindaco Achille Variati e l'assessore all'ecologia Antonio Dalla Pozza, entrambi in forza al Pd, in questi minuti stanno incontrando in sala Bernarda le associazioni e i gruppi raccolti attorno alla galassia No Dal Molin. Al centro del summit c'è il futuro del "Parco della Pace", un progetto atteso da anni.

«A dire il vero - spiega Giancarlo Albera, uno dei volti storici dei comitati della zona nord di Vicenza - si tratta di un faccia a faccia preliminare grazie al quale speriamo di mettere alcuni "puntini sulle i" rispetto alla procedura che sarà seguita per dare corpo materialmente al progetto e ai contenuti che lo popoleranno in seguito». Già diverse settimane fa a Variati infatti avevano fatto visita alcune decine di attivisti del mondo "No Base" ai quali aveva promesso che l'iter per il Parco della Pace sarebbe andato avanti con celerità.

Frattanto la commissione bilancio passa al vaglio due delibere «pesanti», quella sulla dismissione del sedime del Centro Sport Palladio e quella sulla messa a gara dei servizi erogati da Aim. E in ambo i casi c'è tensione nella maggioranza di centrosinistra. Per l'area di via cavalieri di Vittorio Veneto il consigliere Sandro Guaiti ha presentato una istanza di due pagine in cui chiede chiarimenti specifici sul valore della partita economica in gioco: «Si rammenta che gli articoli 14 e 16 della convenzione con il Centro Sport Palladio... pongono già in capo al concessionario l'onere della calmierazione dei prezzi. Si chiede pertanto che sia spiegato nel dettaglio a che titolo e per quali ragioni siano stati concessi eventuali scomputi o deduzioni in materia di Imu o Ici».

Ma il centrosinistra è attraversato da ansie ben più corpose che riguardano la messa a gara dei servizi di Aim. Si tratta di direttive contenute in una delle più contestate leggi volute dal governo Berlusconi, ovvero la 133 del 2008 poi polverizzata dai referendum e dalla Consulta. In sala Chiesa, sede della commissione finanze, le bocche sono cucite, ma nei corridoi il timore è palpabile: la possibilità che il provvedimento, una volta votato in consiglio possa essere usato contro il centrosinistra, specie dal M5S, è percepita come reale. Sull'altro versante Paolo Colla, sempre in sede di commissione, ha spiegato che è la «normativa europea a spingere nella direzione direzione» della messa a gara dei servizi. Per di più a palazzo Trissino si stanno moltiplicando le voci di una fronda interna alla Cgil. Il segretario Marina Bergamin ha accolto con favore l'opzione «fuori dall'in house» propugnata dalla giunta di centrosinistra. Idem vale per i vertici di Cisl e Uil. Ma sembra che la base della Cgil e diverse categorie siano pronte a manifestare la propria insoddisfazione. Di avviso opposto il consigliere Maurizio Franzina (gruppo Misto) il quale ritiene che la delibera in discussione protegga gli affidamenti in essere da eventuali gare che comunque vi saranno quando le concessioni scadranno «perché è la norma nazionale che lo impone».


Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Lunedi 25 Marzo 2013 alle 19:09

Se una azienda comunale riesce a far utili per 9-10 milioni da devolvere alle scarse disponibilità comunali, non capisco per quale sentimento masochistico si insista per emarginarla a favore di avventurose altre cordate che solitamente lasciano poi l'amaro in bocca. Sopratutto se esistono le possibilità e le motivazioni per cui si possono ignorare leggi insulse e fatte al solo scopo di accontentare gli amici degli amici.
enzo-vi
Inviato Martedi 26 Marzo 2013 alle 01:10

Sui 9-10 milioni ci andrei cauto. Per quanto riguarda Maurizio Franzina, si sapeva che sta viaggiando verso la Presidenza di AIM, questa sua precisazione, però, dimostra quanto la truppa sia rimasta ignorante in materia ed abbia bisogno di essere illuminata. ---enzo corani
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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