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Parco della Pace e piscina di viale Ferrarin, formalizzato il passaggio definitivo dal Demanio al Comune

Di Monica Zoppelletto Venerdi 17 Marzo 2017 alle 17:30 | 0 commenti

Il passaggio definitivo alla città di Vicenza del Parco della Pace e della piscina ex Coni di viale Ferrarin, attraverso la procedura del federalismo demaniale, rappresenta un'opportunità storica. Questa mattina il sindaco Achille Variati e il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi hanno firmato l'accordo. Ora Vicenza entra in possesso di oltre 600 mila metri quadrati di superfici, coperte e scoperte, per un valore di oltre 19 milioni di euro. Il Parco della Pace era già in uso tramite una concessione cinquantennale ma oggi si parla di rigenerazione del territorio: su un'area ex aeroporto civile, di oltre 65 ettari, su cui sono presenti alcuni hangar, palazzine uffici e una pista di volo, un tempo funzionali all'uso aeroportuale, sarà realizzato un grande parco pubblico e la nuova sede del Museo dell'Aria dedicato alla storia dell'aeronautica.

"Credo che questo - ha detto il sindaco Achille Variati - sia un momento che resterà nella storia della città. Oggi Vicenza sigla con lo Stato un passaggio che sa di collaborazione profonda e leale tra le istituzioni. Lo Stato ritiene infatti che nelle mani del Comune la grande area dell'ex aeroporto Dal Molin possa essere portata a godimento pubblico molto di più di quanto avrebbe potuto fare l'amministrazione centrale. In questo riconoscimento c'è tutta la forza politica di questa operazione. Ringrazio gli uffici del Demanio, i nostri uffici, l'assessore con delega al patrimonio Michela Cavalieri per aver portato a termine questo obiettivo. Qualcuno dice che stiamo facendo un errore nel pensare a un grande parco per una città di media grandezza come la nostra. Io penso invece che la mia amministrazione sia lungimirante, perché la qualità della vita delle città si misurerà in futuro in un diverso rapporto tra vuoti e pieni. Questa è la città del Rinascimento. Le generazioni di allora hanno lasciato palazzi, monumenti e ville di enorme bellezza. La nostra generazione si prepara a lasciare altrettanta bellezza non nel costruito, ma nel verde, in una nuova armonia del cittadino con l'ambiente urbano. Alla bellezza e al valore delle architetture vogliamo affiancare la bellezza e il valore del non costruito".

"Grazie alla procedura del federalismo demaniale e ad una fattiva collaborazione tra Stato e territorio - ha dichiarato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi - gli immobili possono rappresentare una straordinaria occasione di sviluppo. Vicenza è l'esempio che quando si lavora in squadra si possono ottenere risultati importanti che hanno un risvolto immediato sulla vita dei cittadini. Questa sinergia ha permesso tra l'altro di candidare la città a un programma nazionale straordinario di finanziamento che consentirà anche di realizzare un parco aperto a tutti, in un'area prima militare. Siamo molto soddisfatti di poter restituire alla città spazi verdi, luoghi da dedicare allo sport e alle attività ricreative e realizzare progetti di rigenerazione urbana capaci di creare valore economico, culturale e sociale per il territorio".

L'operazione di trasformazione in Parco della Pace è stata finanziata con 11,5 milioni di euro nell'ambito di un Protocollo d'intesa siglato dal Comune con lo Stato nel 2011 per le compensazioni ottenute dal territorio in relazione alla costruzione della nuova base americana nell'area confinante, ex aeroporto militare. A questo finanziamento si aggiungeranno 3,7 milioni dei circa 18 stanziati tramite il "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia" dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli interventi proposti dal Comune di Vicenza, che riguardano anche il Parco della Pace, si sono infatti posizionati al quarto posto nella classifica nazionale e grazie a ciò hanno avuto accesso al finanziamento. Il trasferimento al Comune della piscina ex CONI di viale Ferrarin, oggi Palazzetto del Nuoto completamente ristrutturato, consentirà a sua volta all'amministrazione comunale di valorizzare al meglio l'intero impianto coperto e scoperto, continuando ad offrire ai cittadini un servizio sportivo e ricreativo di notevole qualità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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