Quotidiano | Categorie: Politica

Parco della Pace, Claudio Cicero: ho un’idea innovativa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Novembre 2016 alle 15:14 | 0 commenti

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Il Consigliere comunale Claudio Cicero illustra una proposta presentata, entro il termine del 14 novembre, in relazione alla progettazione preliminare del parco della Pace
Nell’ambito del processo partecipativo avviato dal Comune per la progettazione del parco della Pace, ho inteso dare un contributo costruttivo, con un’idea innovativa a favore del sistema di Protezione Civile. Si tratta di massimizzare, all’interno dell’area del parco, la superficie da lasciarsi semplicemente a prato. Sotto la superficie a prato verde naturale dovranno essere predisposti tutti i sottoservizi e i sottofondi necessari per ospitare un campo di soccorso della Protezione Civile, con la possibilità poi di strutturare una zona abitativa a moduli prefabbricati già dotata di tutti gli allacci e di tutte le infrastrutture.

Si tratta di un’idea che mi è venuta vedendo le difficoltà, nel recente terremoto che ha sconvolto il centro Italia, incontrate dai comuni nel reperire ed attrezzare aree per le tendopoli e per i centri di soccorso.

L’occasione è importante: con pochissima spesa -e con una successivo minore costo di mantenimento del verde rispetto alle faraoniche strutture progettate- si potrebbe dotare Vicenza di una piattaforma strategica, invisibile e non interferente con l’uso ricreativo del parco ma pronta all’uso, con la speranza di non utilizzarla mai! La struttura andrebbe progettata insieme alla Protezione Civile Nazionale, all’ANA, alla Croce Rossa, ai Vigili del Fuoco e al mondo universitario, in modo tale da rispondere alle esigenze delle colonne di soccorso nazionale, alle tipologie di strutture in uso e con anche l’occhio attento ad esperienze internazionali di Protezione Civile.
L’attuale area prevista per le emergenze, in città, è Campo Marzo: un’area vincolata, centrale, soggetta essa stessa a possibili conseguenze di sismi, alluvioni e altre emergenze, nonché difficilmente raggiungibile con una rete stradale compromessa dall’emergenza. Il parco della Pace consentirebbe di garantire pronta accessibilità e assenza di ogni pericolo, oltre appunto al valore aggiunto di una eventuale predisposizione.
Completerebbe la dotazione di infrastrutture strategiche in caso di emergenza la presenza di una superficie di atterraggio per aerei o elicotteri da trasporto e soccorso: nella citta de L’Aquila la presenza di un piccolo aereoporto ha garantito la possibilità di far confluire materiali, strutture e personale nelle situazioni di emergenza che hanno colpito il capoluogo abruzzese.
Credo che sia necessario avviare una discussione, dove il parco non viene messo in discussione. Si tratta di sfruttare un’occasione ed un’area irripetibile, per essere pronti ad affrontare eventuali emergenze e per offrire risposte pronte ed efficaci. Un’opportunità innovativa, che porrebbe la nostra città all’avanguardia nelle strutture di protezione civile, anche in un’ottica di “grande Vicenza".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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