Quotidiano | Categorie: Interviste

Paolo Polazzo e l'universo di servizi per gli invalidi civili

Di Matteo Crestani Giovedi 5 Luglio 2012 alle 01:50 | 0 commenti

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Il presidente della Anmic Vicenza: "siamo parte di una straordinaria rete di solidarietà"

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Con la nuova sede in piazzale Giusti n. 22 l'Anmic, l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili ha finalmente una collocazione ospitale e completamente accessibile per accogliere i propri associati. È entusiasta di questo e dei molti altri risultati conseguiti il presidente provinciale Paolo Polazzo, che non pecca certo di presunzione, pur avendo raggiunto l'importante risultato della nuova sede ed essendo riuscito a tessere una straordinaria rete di relazioni istituzionali e con il mondo dell'associazionismo.

"Con la nuova sede - spiega il presidente Paolo Polazzo - l'immagine di Anmic si amplifica sia in termini di accessibilità che di visibilità, fermo restando il consolidamento attuato degli storici servizi assicurati ai soci: il corso di formazione per amministratori di sostegno, il servizio di consegna dei farmaci a domicilio, il servizio al lavoro per essere vicini alle persone e, naturalmente, il prezioso staff di segreteria disponibile e competente".
Cosa significa dirigere un'associazione come Anmic?
"I nostri consulenti affrontano i problemi specifici, ma il cuore, l'essenza della nostra funzione è quella di comprendere la mission profonda ed autentica del progetto, cogliere le problematiche ed affrontarle. Non è più sufficiente la sola sensibilità o l'altruismo, pure fondamentali per non lasciare l'ambito decisionale al tecnicismo, ma l'associazione ha bisogno di esperti umani e competenti. Su questo si gioca il futuro dei nostri associati e della parte debole e sensibile del territorio".
Un compito complesso, che richiederà una rete di validi collaboratori?
"Indubbiamente è fondamentale la capacità di delega, che si deve esprimere a partire dall'individuazione di validi consulenti. Dai medici agli architetti, dagli avvocati a persone con provata esperienza in ambito sociale, insomma ogni problema è affrontato nella sua specificità. La risposta ai soci deve essere precisa e rigorosa così come lo sono le loro domande. I nostri soci devono essere ascoltati, sicuri della nostra risposta e garantiti. Questi principi rappresentano il nostro cavallo di battaglia".
L'impegno associativo di Anmic in che modo si concretizza nel Vicentino?
"Il rapporto creato con istituzioni ed enti del sociale, dalla Regione ai Comuni, dagli uffici pubblici al privato sociale è straordinario. Non ci sostituiamo al servizio pubblico, ma siamo di supporto e stimolo affinché la sua azione sia valida. Siamo pronti a collaborare, a verificare disservizi, a segnalare problematiche ed a suggerire diverse modalità attuative tenendo sempre al centro della nostra azione la persona. La strada per raggiungere livelli di eccellenza è ancora lunga, ma possiamo dire di averla imboccata nella giusta direzione e di dover ora proseguire a passo spedito".
Quali sono i servizi più innovativi della rete Anmic nel territorio?
"L'Associazione offre una miriade di servizi alla persona, che si concretizzano principalmente attraverso sette sportelli: fiscale, lavoro, legale, pensioni, salute, scuola e mobilità. Ciascuno sportello gode di una sua autonomia, ma è coordinato dalla sede provinciale, che supervisiona ogni attività e, soprattutto, la soddisfazione dei soci. Oltre ai menzionati servizi il socio può usufruire di una rete di consulenze da parte di professionisti qualificati: consulenza medico-legale, consulenza ed assistenza legale, consulenza barriere architettoniche, consulenza fiscale. L'ultima novità, però, è rappresentata dalla scuola di cucina per disabili, realizzata in collaborazione con la cooperativa sociale Orion, l'Istituto San Gaetano di Vicenza e la Provincia di Vicenza".
Il presidente Paolo Polazzo conclude entusiasta: "abbiamo fatto molto, ma dobbiamo ancora lavorare per continuare a dare certezze ai disabili, che hanno bisogno di essere supportati e guidati nelle scelte importanti della vita con competenza e serietà".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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