Panorama senza notizie
Sabato 1 Settembre 2012 alle 23:17 | 0 commenti
«Mentre la benzina costa due euro i partiti si preoccupano della legge elettorale» ha detto oggi il governatore Cota, che vuole difendere le "quote" Lega Nord minacciate da nuove leggi per il parlamento post B&B (Berlusconi e Bossi) ma che, pure, grazie al suo collega di partito, l'ex ministro Calderoli, è corresponsabile politicamente di quel suo "porcellum" che è causa ed effetto della malapolitica e di gran parte della crisi attuale degli ultimi anni di cui oggi sembra che nessuno sia responsabile. Ma, mentre la benzina è salita a due euro, stiamo assistendo a un altro spettacolo, quello della polemica mediatica (e mafiosa?) sulle intercettazioni presidenziali, che è un insulto.
Un insulto per le centinaia di migliaia di lavoratori che hanno perso o perderanno la radice del loro nome: il lavoro. E per le migliaia di imprese che hanno chiuso o che stanno per cedere le armi per committenti sempre più assetati di bassi prezzi e per banche vampiro. Che prendono (succhiano) soldi a quasi zero interessi dalla Bce non per finanziare le imprese oneste e il credito privato ma per tappare i propri buchi fatti in buona parte di titoli tossici e di favori fatti ai grossi speculatori, magari protetti politicamente, che da ex imprenditori hanno scoperto che si fanno più soldi scommettendo in borsa. Tanto poi, se fanno soldi li "scudano" all'estero (vero ministro ex "banchiere" Corrado Passera?) e se fanno debiti, più ne hanno (a milioni di euro) più "devono" essere salvati dalle banche, che altrimenti salterebbero con loro visto che li hanno finanziati. E che per rifarsi dei mega buchi la mattina telefonano al padre di famiglia che va in rosso di 100 euro, all'artigiano per uno scoperto di 500 euro o alla piccola azienda per un insoluto da 1.000. Ma perché sono un insulto le migliaia di parole scritte e dette e che ancora leggeremo e ascolteremo sull'affaire "Napolitano - Mancino - trattativa tra mafia e Stato"? (non sappiamo quanto ancora durerà sui dizionari l'iniziale maiuscola di Stato). Se è interessante e utile leggere e valutare le opinioni di tutti su questa vicenda inquietante, ieri Panorama con un battage di annunci e pre dibattiti degno di una faraonica campagna pubblicitaria (anche la concorrenza questa volta senza scrupoli tra media berlusconiani e giornali del gruppo L'Espresso - Repubblica) ha pubblicato pagine di ... nulla. Noi siamo della scuola giornalistica, l'unica a dire il vero per questo lavoro, che, se c'è una notizia, questa va data. Comunque. Ma nelle pagine del direttore Mulè, che accanto al titolo di copertina "Ricatto al Presidente" preannunciava "La verità sulle intercettazioni", non c'è una frase virgolettata, sinonimo di certezza documentata, che sia una. Questa, allora, per noi è "la notizia" certa e documentata da articoli e servizi: per una volta ancora si butta tutto in rissa tra fazioni avverse soprattutto perchè la crisi, la disoccupazione, le chiusure di aziende, le Ilva e le Carbonsulcis scorrano solo nei titoli di coda. Come la benzina a due euro. Un vero insulto.
P.S. Presidente, faccia lei ilo suo personale scoop e faccia pubblicare proprio Lei le sue intercettazioni, visto che nulla ha da temere. Giusto? Risparmieremmo, grazie alla sua personale spending review, tanti, troppi euro spesi per carta e riprese tv da gossip, che, se vanno bene per i rampolli dei Reali d'Inghilterra, certo non aiutano l'Italia a riconquistare quella credibilità in nome della quale Lei, signor Presidente, si è sostituito al popolo sovrano per scegliere il suo governo. Grazie, signor Presidente.
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