Osanna, nel Massimo dei cieli
Mercoledi 4 Aprile 2012 alle 20:28 | 1 commenti
In attesa che torni anche u.a. sul web amico, oggi Giuliano Zoso ha speso un altro francobollo per la sua rubrica sul GdV, l'epistolArio, quella per intenderci nella pagina dei poveri estinti. E sotto il francobollo e nella busta c'era una letterina, come sempre simpatica e arguta, perchè G. Z. ha una bella penna, checchè ne pensasse il vecchio direttore Giulio Antonacci, in questo superato dal giovine Ario Gervasutti, il nume di Via Fermi (... sulle verità scomode).
E quella penna Z. la usa per una sua tesi: contro i politici di mestiere tutti osannano la società civile, tra cui Veltroni in Italia e lo smemorato Variati a Vicenza scelsero come loro candidato esemplare alla Camera tal Massimo Calearo Ciman ma ora la sua esternazione alla Zanzara di Radio 24 sullo stipendio da parlamentare, simile a quello di Zoso da ex, ora pensionato, e che gli serve per il mutuo della sua casetta, dimostra che la società civile non può competere con chi ha imparato l'arte più difficile, dice G.Z., quella della politica.
E qui, per prima cosa, come non essere d'accordo con chi l'arte della politica l'ha imparata così bene nel da lui citato Cursus honorum dall'essere stato un antesignano dei comportamenti che ancora oggi sconvolgono chi legge sui finanziamenti ai partiti? In fondo il Calearo al Massimo prende solo uno stipendio di cui dovremmo chiedere il rimborso, prima che a lui, a chi l'ha candidato.
Ma, seconda cosa, siamo sicuri, io e lui, che l'ex presidente di Assindustria Vicenza e Federmeccanica nazionale, sia veramente espressione della società civile e non di quella, incivile, di chi usa il potere per i potenti e da potente?
Io molti di questi potenti, specialmente quelli locali, li ho conosciuti, li ho, dicono, assecondati nella loro cupidigia per una mia passione, sia pur condivisa da migliaia di vicentini, ma mai rimpiangerò abbastanza anche solo di averli frequentati, sia pure MAI a mio vantaggio, l'unico dettaglio, questo, che mi consente di parlare e denunciare liberamente. Da questi media che mi ostino a tenere in piedi e far crescere.
Zoso può dire lo stesso nelle sue letterine al giornale che fu di Massimo Calearo Ciman, l'onorevole Zanzara, e che ora è in mano a tante altre Z.? Una col calice più pieno degli altri.
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