Orso M4, le Associazioni di categoria chiedono interventi decisi a difesa della comunità
Venerdi 25 Luglio 2014 alle 15:40 | 0 commenti
Coldiretti, Confartigianato e Confcommercio - L'orso M4 continua a girovagare per l'Altopiano senza che si riesca a catturarlo al fine di munirlo di radiocollare. È indispensabile che il selvaggio animale venga munito di radiocollare e spostato dall’Altopiano. Una situazione che preoccupa seriamente Coldiretti, che fin dai primi attacchi si è mossa per tutelare le aziende agricole e gli allevamenti, nonché i rappresentanti dei mandamenti di Confartigianato e Confcommercio.
L'abbandono del territorio montano da parte dei malghesi determina l'immediato effetto del venir meno della custodia ed attrattività degli stessi luoghi dell'Altopiano. "Occorrono misure decise e grande perseveranza - commentano Dino Panozzo (Coldiretti), Roberto Stella (Confartigianato) ed Angela Carli (Confcommercio) – per far sì che il plantigrado venga catturato, in quanto ogni giorno che passa aumentano i timori dei residenti e, ancor peggio, l'attrattività turistica dell'area cala a picco, con pesanti effetti per l'economia locale, che già da qualche anno risente della crisi che ha colpito tutti i settori". Se ne vanno le malghe, ne risentono negozi ed aziende per consentire agli orsi ed agli altri animali selvatici, secondo un preciso disegno di Politiche comunitarie di ripopolamento di queste specie, di trovare spazio in un territorio dove, fino a pochi mesi fa, le famiglie vicentine, e non solo, soggiornavano per le ferie estive. "Pensare a ciò che sta accadendo fa rabbrividire - sottolineano Dino Panozzo, Roberto Stella ed Angela Carli – tanto più che l’ipotesi di cattura dell’animale si protrae nel tempo, mentre lo stesso continua a fare vittime, quindi a provocare danni alle aziende ed al territorio. Dall'altro lato stanno cittadini ed attività produttive, ormai consapevoli che il territorio non è più sicuro ed adeguatamente controllato, mentre riteniamo sia fondamentale che questa idea venga smantellata, per ristabilire sicurezza e diritti". Costatazioni amare, di fronte alle quali le tre Associazioni di categoria rimangono sbigottite e reagiscono continuando a levare un disperato grido d'allarme. "Auspichiamo che la cattura del plantigrado possa avvenire al più presto - concludono i rappresentanti di Coldiretti, Confartigianato e Confcommercio - in quanto la sua libertà rappresenta un pericolo per la comunità e per l'economia locale. Sarebbe opportuno che la Regione Veneto prendesse in considerazione e fosse autorizzata a catturare l’animale e trasferirlo in una zona dove non sono presenti attività agricoleâ€.
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