Quotidiano |

Origine della carne in etichetta, Cerantola: ma non per tutte le carni

Di Citizen Writers Giovedi 2 Aprile 2015 alle 16:08 | 0 commenti

ArticleImage

Il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, commenta l’entrata in vigore, dal primo aprile, del nuovo Regolamento Ue che impone indicazione del paese di origine o luogo di provenienza delle carni

Un importante passo avanti, pur restando ancora escluse alcune tipologie di carne, che permette al consumatore di sapere da dove arriva ciò che mangia ed hai nostri produttori di vedere riconosciuto l’importante lavoro fatto in termini di qualità e controlli, per garantire il meglio ai cittadini.

Si avvia così a completamento un percorso di tracciabilità iniziato circa 15 anni fa, con l’obbligo di etichettatura della carne bovina fresca, introdotta sotto la spinta dell’emergenza “mucca pazza”. Dalla nuova norma restano ingiustamente escluse la carne di coniglio, quella di cavallo e le carni di maiale trasformate in salumi. Una carenza particolarmente grave che va colmata al più presto per rendere onore ai nostri insaccati, alcuni dei quali sono veri e propri prodotti di nicchia. La tutela delle tipicità dev’essere una priorità. Sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili in vendita dovrà essere riportata una delle due seguenti indicazioni: “Allevato in…” e “Macellato in…”, oppure “Origine…” se l’animale è nato, allevato e macellato in un unico Stato membro o Paese terzo.

Leggi tutti gli articoli su: Coldiretti, Carne, Martino Cerantola

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network