Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

Treni cadenzati: rivoluzione o fregatura? A confronto Chisso e amministratori

Di Martina Lucchin Mercoledi 24 Luglio 2013 alle 20:21 | 0 commenti

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C’è chi lo definisce rivoluzione e chi lo considera una fregatura. Il nuovo sistema di trasporto ferroviario ad orari cadenzati che la regione Veneto e Trenitalia contano di far partire dal prossimo dicembra non manca di sollevare polemiche. La bontà dell’operazione e i vantaggi che la regione intera ricaverà da una mobilità che si adegua agli standard europei sono stati sottolineati anche oggi nel palazzo della Provincia, in contrà Gazzolle a Vicenza, dal principale promotore del restyling ferroviario: l’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso.

Con lui gli ideatori del progetto e la responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia. Ad ascoltare con attenzione le caratteristiche del sistema cadenzato c’erano invece gli amministratori dei comuni della provincia interessati, l’assessore vicentino Antonio Dalla Pozza e alcuni rappresentanti del sindacato. Presenti anche i consiglieri regionali Costantino Toniolo (Pdl) e Stefano Fracasso (Pd). 

Con l’orario cadenzato, quindi, i treni giungeranno e partiranno dalla stazione di Vicenza a minuti fissi di ogni ora. Ovvero ci saranno treni a frequenza regolare e di conseguenza anche facilmente memorizzabili. La novità che rende contenti tutti, soprattutto i pendolari, riguarda l’incremento delle corse. L’ingegnere Manna, uno degli ideatori del sistema, ha infatti spiegato che nella tratta Vicenza – Venezia ci sarà un aumento complessivo dei treni dell’83 per cento. Nello specifico sulla tratta  Venezia – Verona ci saranno 26 treni veloci al giorno con una frequenza oraria; mentre da Vicenza e Venezia correranno 58 treni ogni mezzora. Molti mal di pancia si registrano invece tra i rappresentanti dei comun interessati dalla tratta Schio – Vicenza. Raggiungere con il treno il capoluogo vicentino è per i pendolari scledensi un calvario che dura da anni visti il numero limitato di corse, le coincidenze quasi inesistenti e le carrozze insufficienti rispetto al numero degli utenti. Nel prossimo futuro le cose non sono destinate a migliorare di molto. “Ci sarà un servizio di un treno all’ora con convogli che garantiranno i posti a sedere, soprattutto nell’ora di punta dove potrebbero essere realizzati anche eventuali rafforzamenti”. Quanto afferma l’ingegnere Manna, che assicura inoltre che saranno garantite le coincidenze, non rassicura i sindaci di Thiene, Dueville e Schio considerato che ai miglioramenti annunciati corrisponde anche una riduzione delle corse che passano da 23 a 16. L’assessore Chisso ha convenuto, quindi, che insieme ai tecnici e a Trenitalia appoffondirà l’argomento con i sindaci interessati venerdì 2 agosto a Dueville. 

Altra novità poco apprezzata riguarda i regionali veloci. Non saranno più realizzati i collegamenti tra Venezia e Milano tramite treni veloci. Per  esempio una volta giunti a Verona con il regionale veloce gli utenti dovranno cambiare treno e prenderne uno lombardo, nella speranza di beccare la coincidenza. Sulla questione oggi anche il sindaco Variati, in unione con Flavio Tosi, ha espresso una posizione contraria. Contrarietà che l’assessore Dalla Pozza ribadisce durante l’incontro in provincia : “Vicenza ha già perso il treno per Roma, non vorrei che perdesse anche quello per Milano”.

 

Regione Veneto - Con il nuovo servizio ferroviario locale cadenzato, Vicenza diventerà un nuovo crocevia di relazioni territoriali su ferro collegandosi, come mai in precedenza, con i principali poli attrattori della regione Padova, Venezia e Verona, con ben 13 coppie di treni regionali veloci al giorno, sincronizzati con il collegamenti ferroviari lungo le altre direttrici di traffico che fanno capo a quei centri. Ma miglioreranno anche le relazioni con Schio e Cittadella – Castelfranco – Treviso, collegate con orari sincronizzati al passaggio per Vicenza dei regionali veloci e con i treni da e per Bassano, da e per Belluno, da e per Udine. Per le relazioni oltre la cerniera di Verona (Castelnuovo, Peschiera, Desenzano, Brescia) è allo studio il prolungamento spot di alcuni Regionali Lenti che interessano anche i centri minori del vicentino e che garantiranno la domanda presente. In ogni caso dovrebbero essere risolti una volta per tutte i problemi di sovraffollamento.

E’ questo, in estrema sintesi, il quadro illustrato oggi a Vicenza nel corso dell’incontro tra l’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, l’amministrazione provinciale e i Comuni della provincia berica, per un confronto a tutto campo sulle novità che verranno introdotte nella mobilità su ferro del Veneto dal prossimo 15 dicembre. Erano presenti, tra gli altri, la responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia, consiglieri regionali, una trentina di sindaci.

Il piano di cadenzamento, che farà leva anche su un parco convogli notevolmente ampliato come numero, modernità e capacità (20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano, assieme al revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza), è stato elaborato da un gruppo tecnico Regione, Trenitalia, Sistemi territoriali, sentendo le associazioni dei consumatori. “Ma ora vogliamo sentire il territorio – ha ribadito Chisso – per valutare se vi sono ulteriori esigenze da soddisfare e problemi da risolvere per migliorare ancora di più il sistema, entro un quadro di compatibilità economica che ha molti vincoli. Abbiamo tempo fino a metà agosto per ricevere, verificare e inserire aggiustamenti in vista del nuovo orario ferroviario che partirà da metà dicembre – ha ricordato l’assessore – e nel corso dell’anno prossimo potremo verificare il funzionamento del progetto e gli eventuali ulteriori adeguamenti”. Le novità peraltro incideranno su comportamenti e abitudini dei viaggiatori ma, secondo Chisso, le novità saranno più positive di quanto non sia in grado di fare il servizio come è attualmente strutturato, anche se bisognerà mettere più spesso nel conto la cosiddetta “rottura di carico”, cioè l’esigenza di scendere da un treno e prenderne un altro, con un sistema di coincidenze che pareva caduto nell’oblio. Per paradosso, inoltre, per Vicenza i nuovi regionali Veloci rappresenteranno in molti casi una valida ed economica alternativa alle varie Frecce che, peraltro, sempre più tendono a sopprimere la fermata vicentina. I numeri dicono inoltre che diminuirà il numero delle corse oggi esistenti da e per Schio (che peraltro secondo i tecnici rispondo ad esigenze di movimentazione dei convogli utilizzati e non alle necessità di chi deve viaggiare), che sostanzialmente avrà un servizio in termini numerici minore ma omogeneo per l’intera relazione, puntuale e, soprattutto, con un sistema di coincidenze sia con i regionali veloci sia con le Frecce oggi inesistente le Frecce.

I dubbi sull’efficacia del progetto sono legittimi, anche tenuto conto di alcune esperienze attuali del servizio riferite a ritardi o addirittura soppressioni, decisamente invise ai viaggiatori. “Ma per tutti noi, in primo luogo Regione ma anche Trenitalia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere”.

I prossimi confronti con il Territorio sono in calendario, tutti con inizio alle ore 17, con il seguente programma: lunedì 29 per Padova nella sede della Provincia di Piazza Bardella; mercoledì 31 per il veneziano a Mestre nella sede della Provincia di via Forte Marghera 19; infine giovedì 1 agosto per Belluno nella sala Affreschi della Provincia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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