Operazione “Daytona”, Finanza di Vicenza sgomina organizzazione criminale Rolex falsi
Giovedi 5 Novembre 2015 alle 12:24 | 0 commenti
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Vicenza ha eseguito 20 perquisizioni nei confronti di 16 soggetti, italiani e stranieri, residenti tra le province di Vicenza, Padova, Venezia, Napoli, Palermo, Genova e Lucca (nel comune di Viareggio), responsabili – a vario titolo – della commissione di reati di contraffazione aggravata, introduzione aggravata nel territorio dello Stato di prodotti con segni falsi, commercializzazione aggravata di orologi contraffatti (recanti prevalentemente il marchio ROLEX) e ricettazione.In tale contesto sono stati sequestrati circa 200 orologi, che si sono aggiunti ad altri 100 orologi sequestrati nei mesi precedenti, e circa 60 mila euro in contanti. Dalla ricostruzione della rete distributiva del traffico illecito di migliaia di orologi, è emerso un volume d’affari annuo stimato in oltre € 6 milioni, certamente facilitato dalla possibilità di spedire in ogni parte d’Italia la merce a mezzo di corrieri espressi e dal pronto regolamento delle partite tramite l’utilizzo di carte di debito ricaricabili.
L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Vicenza, Dott. Giovanni Parolin, e condotta dalla Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, ha preso avvio, nei mesi scorsi, sulla base di risultanze investigative acquisite, inizialmente, nei confronti di un cittadino senegalese sedente a Padova. In particolare, è stata accertata l’esistenza di una sorta di “vendita a richiesta†di orologi contraffatti di egregia fattura, abilmente confezionati anche in scatole riportanti il logo di conosciutissime maison internazionali, comprensive di certificati di garanzia altrettanto falsi, condotta dal predetto cittadino senegalese con base operativa a Padova, ma estesa sia nell’area berica che nel resto della Regione. La lucrosa attività , in corso da diverso tempo, veniva effettuata mediante l’utilizzo, come copertura, di una ditta individuale allo stesso riconducibile; pratica, quest’ultima, spesso rivelatasi di largo utilizzo negli ambienti criminali operanti nel settore della contraffazione.
L’attività investigativa ha consentito di identificare ulteriori 15 soggetti co-partecipi al sodalizio criminoso - dislocati, oltre che nella Regione Veneto, anche tra le città di Napoli, Palermo, Genova e Viareggio (LU) – nonché numerosissimi piccoli distributori/clienti finali di diversa provenienza geografica.
L’attività d’indagine ha, inoltre, consentito di rilevare come gli orologi fossero posti in vendita, tanto su bancarelle di commercianti ambulanti, quanto in negozi regolarmente riconducibili a ditte e società operanti nel settore dell’orologeria / gioielleria; talune delle quali non avevano però mai presentato dichiarazioni fiscali. In particolare, i negozi affiancavano ai prodotti genuini anche quelli contraffatti, all’insaputa dei clienti, con evidenti negativi risvolti sul piano della tutela della concorrenza e del libero mercato.
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