Operaio egiziano morto durante un picchetto di sciopero. Usb: "blocco Gls anche a Vicenza". No Austerity: "omicidio del capitale"
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 10:03 | 0 commenti
Abd Elsalam Ahmed Eldanf, operaio egiziano della Seam (ditta in appalto alla Gls) è morto durante un picchetto di sciopero promosso dal sindacato Usb davanti ai magazzini della Gls di Piacenza. Una vicenda che ha scatenato l'indignazione del sindacato che ha manifestato anche davanti alla sede Gls di Vicenza (foto): "Anche a Vicenza era un dovere farlo - scrive in una nota Usb - Fare un blocco della GLS ditta della logistica protagonista nella sua sede di Piacenza dell'omicidio di un lavoratore mentre stava picchettando l'ingresso durante uno sciopero. Oggi 16 a livello nazionale sono state indette 2 ore di sciopero, le ultime del l'orario di lavoro e sabato Manifestazione nazionale a Piacenza".
Anche il Fronte di Lotta No Austerity interviene duramente sulla vicenda:
"L'operaio è stato investito da un camionista che, come riferito da numerosi testimoni, ha cercato di forzare il blocco su incitazione dei responsabili dell'azienda. Siamo spesso al fianco degli operai della logistica in sciopero davanti ai magazzini e per questo conosciamo bene scene di questo tipo: gli sgherri delle multinazionali non esitano a mettere a repentaglio la vita degli operai pur di difendere i profitti dei padroni. Esprimiamo cordoglio per la morte di Ahmed, siamo vicini alla famiglia e ai suoi compagni di lotta. Ma non bastano il dolore e l'indignazione. La morte di Ahmed è un omicidio del capitale, che, in nome del profitto di pochi miliardari, prima schiavizza e poi ammazza senza pietà gli operai. Le condizioni degli operai nei magazzini della logistica sono disumane, con ritmi di lavoro pesantissimi, salari miserrime e continui ricatti padronali. Spesso sono operai immigrati ad essere impiegati nei magazzini, con contratti di lavoro presso cooperative che ignorano i più elementari diritti del lavoro. Operai che devono difendersi quotidianamente anche da atteggiamenti razzisti e xenofobi. La morte di Ahmad è un omicidio di Stato, con la responsabilità del governo che, con leggi come il Jobs Act, precarizza e smantella i diritti dei lavoratori, costretti a rischiare la vita per uscire dalla condizione di schiavitù in cui si trovano. Non solo: il governo, restringendo il diritto di sciopero con leggi e accordi liberticidi, è corresponsabile di un clima diffuso di criminalizzazione degli scioperi e delle lotte, clima che porta anche a queste conseguenze estreme. Il Fronte di Lotta No Austerity esprime la propria solidarietà alla famiglia di Ahmed, ai suoi compagni di lotta, al suo sindacato. Facciamo appello a partecipare a tutte le iniziative di protesta per questo omicidio dei padroni e dei loro complici".
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