Omosessualità in esilio: da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 214 in edicola
Sabato 21 Maggio 2011 alle 10:42 | 0 commenti
Omosessualità in esilio
Incontro con l'associazione Aletheia: “La nostra sede è nel capoluogo, ma la maggior parte di noi viene da fuori città . Dove vanno i vicentini? Probabilmente in altre province. Ed è un aspetto che fa riflettereâ€
Lo scorso 17 maggio anche Vicenza ha ricordato la giornata mondiale contro l'omofobia, promossa dal 2007 a memoria dell'eliminazione da parte dell'Organizzazione mondiale della Sanità dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali, elevandola a naturale variante della sessualità .
Era il 17 maggio 1990. In prima linea Aletheia, unica associazione sul territorio ad occuparsi di tutela dei diritti contro le discriminazioni nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Scopo degli eventi organizzati in collaborazione con il Comune la promozione di una cultura di rispetto per la persona prima di tutto, indipendentemente dall'orientamento sessuale, e la condivisione delle problematiche nella realtà omosessuale. “E' durante i dibattiti che organizziamo in associazione – spiega Clelia, vicepresidente - che veniamo a conoscenza di episodi non denunciati di discriminazione e di violenza nel lavoro, in famiglia, tra gli amici. Violenza soprattutto psicologica, che si traduce in comportamenti, parole, sguardi che possono ferire più di un'aggressione fisica. E la nostra esperienza di formazione all'interno delle scuole superiori ci dice che quando ciò avviene in età adolescenziale, gli effetti sullo sviluppo della persona sono ancora più devastantiâ€. E' ciò che ha vissuto anche Matteo, socio nel direttivo, che ricorda con dolore e rabbia l'ultimo anno del liceo. “Venivo continuamente deriso e offeso pesantemente dai miei compagni. Soffrivo a tal punto – racconta Matteo - che per un momento ho anche pensato di farla finita. Ero solo, completamente solo. Non potevo parlare con nessuno perché temevo il giudizio. Poi fortunatamente sono arrivato in associazione, che mi ha accolto con discrezione e professionalità . Il confronto e la condivisione delle esperienze mi hanno poi aiutato tantissimoâ€. L'associazione si occupa, infatti, anche di accoglienza e di ascolto attivo di persone in crisi con la loro identità sessuale, di difficoltà di accettazione o di riconoscimento. “La nostra è un’associazione viva e vivace - conclude Mattia, presidente di Aletheia - che ogni mercoledì sera si incontra in sede presso la circoscrizione 6 in via Thaon di Revel per confrontarsi e condividere esperienze di vita, ma anche interessi e passioni. Sono circa una cinquantina le persone che ruotano intorno all’associazione, di cui 14 soci. Il gruppo è eterogeneo, sia nell'età (dall'adolescenza alla mezza età ) che nella provenienza, anche se la maggior parte viene da fuori città , probabilmente perché i vicentini si rivolgono a gruppi di altre province. Sono anche questi elementi che fanno riflettere sulle difficoltà che ancora oggi esistono di vivere, far vivere e di accogliere, senza vergogna e pregiudizio, l'omosessualità â€.
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