Ombre d'asfalto
Martedi 20 Novembre 2012 alle 08:47 | 1 commenti
Da VicenzaPiù n. 244 e BassanoPiù n. 6 in edicola e sfogliabili comodamente dagli abbonati l'approfondimento del lancio del 7 novembre
La stampa calabrese rivela nuovi possibili clamorosi sviluppi sulle indagini dell'Antimafia veneziana sui cantieri della Vicenza Rovigo, le quali sarebbero in dirittura d'arrivo. E intanto sui media si parla di fari puntati dagli investigatori sia su un'impresa vicina al Carroccio, sia su soggetti in odore di vicinanza con la 'ndrangheta
La fase preliminare dell'inchiesta dell'Antimafia veneziana sulla Valdastico Sud sarebbe in dirittura d'arrivo. «I magistrati ipotizzano che la criminalità organizzata si sia infiltrata nella gestione di appalti, concessioni, soprattutto per lo smaltimento dei rifiuti. Il tutto collegato alle realizzazione di grandi opere in Veneto e Lombardia». Sono queste le rivelazioni comparse il 6 novembre su Omicron, la piattaforma elettronica milanese dedicata allo studio del fenomeno mafioso.
In realtà Omicron non fa che rilanciare un servizio comparso il 5 novembre sul magazine affaritaliani.it, la sezione news del popolare portale Libero.it. Nello stesso servizio si legge: «Sotto il manto stradale dell'autostrada Brescia-Padova sarebbero finiti scarti di fonderie e acciaierie, materiali altamente tossici. Gli approfondimenti della magistratura toccano anche i cantieri della BreBeMi, la nuova arteria autostradale che collegherà Brescia e Milano senza passare per Bergamo. Dossier presentati in procura qualche mese fa dimostrerebbero che sotto la superficie autostradale si trovano centinaia di tonnellate di scorie. Tutte sepolte un metro sotto la superficie autostradale».
E ancora: «Ci sarebbero anche video e foto notturni a mostrare automezzi intenti a riversare materiale tossico alla base del fondo stradale». Però affaritaliani.it fa un'altra rivelazione secondo la quale a finire «nel mirino dell'Antimafia veneta ci sarebbero anche due grandi aziende, una vicina alla Lega Nord». Ad ogni buon conto la prima testata che aveva raccontato delle ultime novità dell'indagine era stata Il Quotidiano della Calabria, sia con una sintesi web, sia con un articolo in pagina 7 sulla edizione cartacea del 5 novembre 2012. Il quotidiano calabrese per vero parla genericamete di Brescia-Padova, che è la controllante della A31 Sud, ma sia le date riferite, sia le informazioni sul tracciato («Torri di Quartesolo - Pojana Maggiore») identificano chiaramente il tronco della Vicenza - Badia Polesine. Lo stesso giornale riferisce che gli accertamenti coordinati dalla procura Antimafia sono stati affidati alla Guardia di Finanza ed ai Carabinieri e che l'inchiesta, partita poco meno di un anno fa avrebbe però avuto risvolti inaspettati. Tant'è che la testata calabrese sostiene che gli inquirenti stiano attentamente valutando anche «il possibile coinvolgimento di soggetti vicini alla 'ndrangheta». Peraltro il servizio firmato da Pasquale Violi pone in essere alcune correlazioni tra le vicende della A31 sud con quelle che hanno interessato alcune grandi infrastrutture lombarde assai chiacchierate come, appunto, la BreBeMi.
In passato i vertici della Serenissima, tra i cui soci figurano anche provincia e comune di Vicenza, si sono detti tranquilli rispetto alle indagini in corso. Mentre all'inizio dell'anno l'ex consigliere provinciale Emilio Franzina (Rc) aveva chiesto le carte con l'elenco di appalti, subappalti, forniture e subforniture rispetto ai lavori sulla A31 sud. Carte che secondo Rifondazione non sono mai arrivate. In queste ore peraltro, dopo le rivelazioni della stampa calabrese, non sono arrivati commenti (pur sollecitati da chi scrive) né da parte dei vertici di Serenissima, né da parte del presidente della provincia facente funzione, ovvero il leghista Attilio Schneck, che è anche presidente del board di Serenissima.
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