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Oltre le mura dell'aula, docenti e studenti insieme per promuovere dialogo e cultura

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 20 Gennaio 2014 alle 15:08 | 0 commenti

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Associazione "Incursioni di Pace" - L’associazione “Incursioni di pace – rete progetto pace Vicenza”, nata l’estate scorsa dall’iniziativa di un gruppo di docenti e studenti di alcuni Istituti Superiori dell’Ovest Vicentino (“P. Artusi” di Recoaro, “S. Ceccato” di Montecchio, “G.G. Trissino” e “L. Luzzatti” di Valdagno), è sorta con lo scopo di fare auto-formazione e formazione.

Per promuovere cultura e conoscenza, di sensibilizzare giovani e adulti - dentro e fuori dalla scuola - su alcune situazioni internazionali e sui temi relativi alla Pace e ai Diritti umani per offrire uno sguardo reale sul presente, privo di stereotipi e lontano da pregiudizi culturali e politici. Ciò che contraddistingue l’associazione è la volontà di coinvolgere attivamente i giovani, studenti ed ex studenti, i quali collaborano con i docenti nell’organizzazione degli incontri culturali, delle serate di formazione e di autoformazione, facendo così esperienza di cittadinanza attiva. La scuola esce dalle mura dell’edificio e si fa promotrice di cultura ed arte per il territorio.

I primi passi “informali” sono già stati compiuti nel 2012 quando, stimolato dalle esperienze della già esistente “Rete Progetto Pace”, progetto scolastico di carattere nazionale e internazionale, il gruppo vicentino composto dai docenti degli istituti superiori di Montecchio, Valdagno e Recoaro,  ha esordito organizzando il 23 ottobre, al Super di Valdagno, un convegno interculturale e interreligioso, dal titolo “La questione siriana e le primavere arabe”. Un appuntamento importante che ha dato la possibilità a 600 persone, in particolare studenti dell’ultimo anno della scuola superiore, di incontrare il gesuita padre Paolo Dall’Oglio, attualmente rapito in Siria.

Il percorso di approfondimento sulla questione siriana è poi continuato nel 2013 con una serata di auto-formazione su storia, cucina e società siriane, con un incontro sulla guerra in atto, tenuto presso l’Istituto “S. Ceccato” di Montecchio Maggiore, con Nibras Breigheche e con la partecipazione alla presentazione del libro “La felicità araba” di Shady Hamadi ad Altavilla Vicentina, prevista il 17 gennaio 2014 presso la Residenza Papa Luciani.

A MONTECCHIO SI DISCUTE DI DONNE, IRAN E PACE.

MERCOLEDÌ 22 GENNAIO  ORE 21,00

alla Sala civica CORTE DELLE FILANDE  di Montecchio Maggiore (Vi)

INCONTRO CON FARIAN SABAHI , autrice di “Noi donne di Teheran”

In collaborazione con “Incursioni di Pace – rete progetto pace Vicenza”

Si apre con FARIAN SABAHI scrittrice, docente universitaria specializzata in Medio Oriente, giornalista per le pagine culturali del "Sole 24 Ore" ed editorialista di Medio Oriente per “Il Corriere della Sera”, la serie di incontri, intitolata “Lungo le vie della seta”, promossa dalla neonata associazione “Incursioni di pace – rete progetto pace Vicenza”.

La Sala civica Corte delle Filande di Montecchio Maggiore (via Alcide De Gasperi), mercoledì 22 gennaio, alle ore 21, ospiterà Farian Sabahi, scrittrice e interprete di “Noi donne di Teheran”, un racconto - in prima persona femminile - sulle origini della capitale iraniana e sulle sue contraddizioni, sui diritti delle minoranze religiose e delle donne. Donne protagoniste in vari ambiti, sport inclusi, anche se troppo spesso sono state un tassello nella propaganda di regime. L’autrice offrirà un reading animato dai versi dei grandi poeti persiani e da una buona dose di ironia, per sorridere su temi complessi e abbattere i soliti stereotipi.

L’ingresso alla serata è libero e aperto a tutti.

“Lungo le vie della seta” è il filo conduttore che accomuna gli incontri previsti per il 2014, dedicati alla complessità e alla dinamicità del Medio Oriente e dell’estremo Oriente.

Oltre all’incontro con Fariah Sabahi,  sono attesi a Montecchio anche Lorenzo Trombetta (giornalista di Limes, esperto di questioni medio orientali) e Francesca Bottari (sinologa, fotografa, mediatrice culturale). 

Informazioni: Associazione “Incursioni di pace. Rete progetto pace Vicenza” mail

e-mail: [email protected]; cell. 3495743544

FARIAN SABAHI

Scrittrice, giornalista e docente universitaria specializzata sul Medio Oriente, Farian Sabahi ha conseguito il PhD in Storia dell'Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra.

Cultrice della materia “Storia dei Paesi islamici” all'Università di Torino, nell'anno accademico 2013-2014 insegna il corso interdisciplinare “Middle East: Middle East: History, Religion and Politics. A multidisciplinary approach” alla Bocconi di Milano, il seminario “Iranian Politics and History” presso l'Azerbaijan Diplomatic Academy di Baku, e il modulo “Crisi internazionali e ruolo della diplomazia: analisi di casi di attualità” all'Università della Valle d'Aosta.

Dal 1994 si occupa di questioni islamiche per le pagine culturali del "Sole 24 Ore". Editorialista di Medio Oriente per “Il Corriere della Sera”, scrive per il supplemento "Io Donna" e la rivista di politica internazionale "East", collabora con Radio Rai, Radio Popolare e Radio Svizzera.

Nel 2010 Farian Sabahi è stata insignita del Premio Amalfi sezione Mediterraneo, e nel 2011 ha ricevuto il Premio Torino Libera, intitolato a Valdo Fusi.

È autrice di "Storia dell'Iran" (Bruno Mondadori 2003, 2006, 2009), "Un'estate a Teheran" (Laterza 2007), "La pecora e il tappeto. Economia tribale in Azerbaigian" (Ariele, 2000), "The Literacy Corps in Pahlavi Iran" (Sapiens, 2002), "Islam. L'identità inquieta dell'Europa"(Il Saggiatore, 2006) e “Storia dello Yemen” (Bruno Mondadori 2010).

“Noi donne di Teheran” è stato pubblicato in formato digitale nella collana i Corsivi del Corriere della Sera.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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