Olio, Confagricoltura Vicenza: un buon prodotto non può costare 4 euro
Giovedi 12 Novembre 2015 alle 17:27 | 0 commenti
Confagricoltura Vicenza
"Scartare gli oli con prezzi troppo bassi e scegliere le dop venete, sinonimo di qualità ". E' la posizione di Confagricoltura Vicenza sull'inchiesta che ha coinvolto sette importanti marchi di olio, accusati di avere spacciato per olio extravergine di oliva quello che era un semplice olio vergine. Michele Negretto, presidente provinciale di Confagricoltura, ricorda che l'inchiesta sull'olio è frutto della campagna repressione frodi dei Nas partita in primavera.
"Questo caso mette in luce ciò che molti di noi sospettavano da tempo, vale a dire che qualcosa non funzionasse nel mercato dell'olio. Non è possibile, infatti, vedere sugli scaffali dei supermercati bottiglie d'olio a 4 o 5 euro quando il prezzo dell'olio extravergine di oliva sfuso viaggia in una forbice da 9,5 euro a 10,5 al chilo. Mi auguro che questa vicenda premi chi ha prodotto olio in maniera corretta e induca gli altri a operare con maggiore serietà ".
Negretto ricorda che sul mercato ci sono ottimi oli extravergine di qualità che il consumatore può facilmente distinguere da altri meno pregiati. "In Veneto, ad esempio, abbiamo la fortuna di avere due dop - Garda Orientale e Veneto Valpolicella – che offrono la garanzia di un olio buono, tracciato e controllato in tutta la sua filiera fino alle analisi finali – sottolinea -. E' un olio che deve sottostare a parametri molto rigidi. È vero che costa di più, ma è vero anche che non se ne consuma una bottiglia a cena come il vino e dura a lungo. Quando un prezzo è basso, è difficile trovare la qualità che distingue invece le dop e le produzioni di qualità dei piccoli produttori. Scartare sempre, dunque, gli oli dai prezzi troppo bassi".
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