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Oggi a Vicenza 237° Anniversario Guardia di Finanza: consuntivo attività dei primi 5 mesi

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 28 Giugno 2011 alle 14:50 | 0 commenti

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Guardia di Finanza di Vicenza  -  A corollario delle celebrazioni la “Preghiera del Finanziere”, sullo sfondo della Basilica di Monte Berico, è stata declamata dal Brigadiere Gerardo Genito, il militare più “anziano” di servizio presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza.

In occasione del 237° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, il Colonnello Antonio Morelli, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, ha fatto il punto dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle della provincia nei primi mesi del 2011 (prima di procedere al conferimento dei riconoscimenti ad alcuni militari del corpo, n.d.r.).

Nel ribadire quelli che sono gli obiettivi del Corpo, quale polizia economica e finanziaria a tutela degli interessi dello Stato e della Comunità Europea, è stato evidenziato l’impegno profuso in particolare nel contrasto all’evasione fiscale e all’elusione fiscale al fine di assicurare una garanzia per l’Erario.

Tenuto conto del momento di crisi che l’economia del nostro Paese sta vivendo, la Guardia di Finanza è impegnata ancor più nell’esecuzione del proprio ruolo di polizia economica e finanziaria al fine di garantire a tutti i cittadini una maggiore equità fiscale.

Nel corso dei primi 5 mesi del corrente anno, sono stati effettuati oltre 550 tra verifiche e controlli fiscali; sono stati scovati, nella lotta all’economia sommersa, 60 evasori totali e paratotali, una percentuale che di anno in anno tende a crescere in maniera preoccupante.

E’ stata accertata, complessivamente, una base imponibile, sottratta al pagamento delle imposte dirette, per quasi 500 milioni di euro, e, sul versante IVA, omesse dichiarazioni di corrispettivi per circa 78 milioni di euro.

Nella serrata lotta ai fenomeni evasivi l’adozione dello strumento del “sequestro per equivalente” e il costante ricorso alle misure cautelari patrimoniali ha costituito un efficace mezzo di repressione ed, al contempo, di deterrenza.

I provvedimenti di sequestro, per equivalente, nei primi 5 mesi dell’anno ammontano ad un valore di oltre 3 milioni di Euro tra immobili, beni mobili, valuta e titoli; nell’ultimo anno, i sequestri operati in tale direzione ammontano a oltre 21 milioni di Euro.

Nell’ambito fiscale sono stati eseguiti oltre 1.700 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, più di 940 controlli su strada finalizzati ad assicurare il corretto trasporto delle merci.

Inoltre, sono stati effettuati oltre 170 controlli specifici su indici di capacità contributiva connesse al programma di controllo economici del territorio, su beni considerati “di lusso”.

Nell’ambito del contrasto all’economia sommersa e al lavoro in nero, nel periodo di interesse sono stati scoperti 148 lavoratori irregolari/in nero.

Sono state sviluppate numerose attività investigative a contrasto delle “frodi carosello”, sempre particolarmente insidiose, nonché di altri sistemi fraudolenti nei settori conciario, della telefonia e delle commercializzazione di materiale elettrico, delle materie plastiche e dei materiali ferrosi: in tali ambiti, si è verificato un frequente ricorso alle false fatturazioni, anche sotto il profilo dell’inesistenza oggettiva delle operazioni negoziali sottostanti, solo formalmente documentate.

Particolare attenzione è stata posta nell’analisi di architetture societarie più sofisticate, talora costruite ad hoc al solo fine di aggirare indebitamente la normativa nazionale, tentando di sfruttare le asimmetrie vigenti tra i sistemi impositivi degli Stati e, soprattutto, con lo scopo di celare, dietro schermi anonimi (società con azioni al portatore), magari ubicate in Paradisi fiscali, l’effettiva identità dei reali beneficiari delle transazioni poste in essere e dei relativi redditi.

In tale ottica, il ricorso agli strumenti di cooperazione, in ambito comunitario e non, di matrice sia amministrativa che penale, è sempre più frequente e si è rivelato foriero di risultati eminenti, anche sotto il profilo della prova delle false residenze (cc.dd. esterovestizioni).

Parimenti determinante è stato il ricorso alle indagini finanziarie, al fine di tracciare e ricostruire i flussi monetari di provenienza illecita.

E’ stata appurata la detenzione all’estero, da parte di taluni soggetti, di ingenti capitali e disponibilità mai dichiarate all’Erario italiano, in violazione, peraltro, alla normativa in tema di monitoraggio fiscale.

Nel settore a tutela delle “uscite” e della spesa pubblica, è continuata la costante e puntuale attività di controllo anche sulla regolare concessione ed utilizzo di finanziamenti e contributi, sia nazionali che comunitari, che, come noto, costituisce altro settore peculiare del Corpo, a tutela degli interessi non soltanto dello Stato ma dell’intera Comunità Europea; in tale ambito, sono state riscontrate violazioni per indebite percezioni per circa 360.000 euro e denunziati 2 soggetti.

Stringenti i controlli sul fronte delle indebiti agevolazioni, che sottraggono importanti risorse che, viceversa, vanno destinate a chi è, davvero, in difficoltà economiche, soprattutto in periodi, come quelli attuali, in cui è sempre più un imperativo destinare al meglio le risorse delle Amministrazioni Pubbliche. Con la collaborazione degli Enti locali, sono stati già 36 i controlli avviati in materia di prestazioni sociali agevolate, di cui una decina conclusi con la denuncia di soggetti che non avevano diritto ai benefici concessi.

Si è intensificata l’attività del Corpo a tutela dell’economia, a contrasto di ogni forma di illecita distorsione dei mercati, di beni, servizi e finanziari, con particolare riferimento a tutti i fenomeni che possano ingenerare “concorrenza” sleale.

In un’ottica di impegno sinergico tra le Istituzioni, allo scopo di sensibilizzare cittadini ed imprese al fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza ha collaborato con la locale Camera di Commercio e con il Comune al fine di prevenire efficacemente e reprimere ogni forma di condotta illecita nello specifico settore, scoraggiando la concorrenza illecita in materia di marchi e pirateria (made in Italy e diritto d’autore), nonché contrastare la commercializzazione di prodotti non conformi alle direttive vigenti.

Al fine di arginare i pericoli per la sicurezza economica e finanziaria dei mercati e del sistema produttivo, in particolare nel settore della lotta alla contraffazione dei marchi e dei prodotti in generale, sono stati verbalizzati nr. 8 soggetti e sequestrati oltre 1.000 pezzi contraffatti.

Nel comparto della sicurezza dei prodotti sono stati complessivamente sequestrati oltre 7.000 pezzi carenti della marcatura di sicurezza e potenzialmente pericolosi.

Articolate indagini concluse in materia di reati societari ed economici.

Oltre al contrasto dei reati societari e fallimentari, che hanno portato alla denuncia di oltre 85 soggetti, è stata intensificata la lotta al riciclaggio, all’usura, alla falsificazione degli strumenti di pagamento, atteso che il territorio, caratterizzato da un tessuto imprenditoriale di prim’ordine, ha rappresentato e può rappresentare un’area di interesse privilegiato per reinvestire capitali illeciti, anche connessi alla criminalità organizzata. In tale direzione, si è ulteriormente concentrata una mirata attività di “intelligence” del Corpo, sviluppata anche attraverso l’approfondimento delle segnalazioni sospette originate dagli intermediari finanziari.

Per arginare tale rischio, l’attività del Corpo si è sviluppata attraverso l’approfondimento delle segnalazioni sospette originate dagli intermediari finanziari e con attività di intelligence mirata.

In tale contesto, sono state esaminate 47 segnalazioni sospette ed effettuate varie ispezioni antiriciclaggio, che hanno consentito di denunciare 6 soggetti per riciclaggio, individuare 21 violazioni amministrative nei confronti di 33 soggetti, denunciare 5 soggetti per usura, di cui due tratti in arresto, e dar corso a sequestri per 250.000 euro circa.

Sono state inoltre accertate omesse segnalazioni di operazioni sospette, con le conseguenti sanzioni a 2 società fiduciarie e 4 istituti di credito, per un ammontare di circa 36 milioni di Euro.

Nel settore valutario sono state riscontrate 11 violazioni, mentre nell’ambito dei 70 controlli al mercato dei capitali sono stati verbalizzati 150 soggetti di cui 103 denunciati e 2 in stato di arresto.

Intensificati i controlli nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.

Monitorate costantemente numerose zone di interesse, in special modo le aree di forte degrado sociale, al fine di contrastare con decisione lo spaccio di stupefacente in tutta la provincia, nell’interesse soprattutto dei più giovani.

Complessivamente, sono stati portati a conclusione 32 significativi interventi con oltre 50 soggetti verbalizzati dei quali 21 tratti in arresto, ed il sequestro di oltre 600 gr. di sostanze stupefacenti.

Nel comparto del codice penale ed altre leggi di pubblica sicurezza, l’azione delle Fiamme Gialle beriche si è concretizzata in oltre 70 interventi, che hanno consentito di far emergere 58 violazioni e denunciare all’A.G. di 52 soggetti.

Infine, sono state avviate numerose attività di monitoraggio ai fini investigativi su alcuni fenomeni particolarmente significativi sul territorio, quali la forte e massiccia penetrazione economica nell’area di soggetti di etnia straniera, in particolare cinese, che costituiranno base di sviluppo operativo neo corso del corrente anno.

La Guardia di Finanza di Vicenza, con l’incessante impegno delle sue donne e dei suoi uomini, continuerà a svolgere con dedizione tutti i compiti demandatile dalla Legge, a confrontarsi con sempre maggiore determinazione con la complessità dei mutevoli  contesti operativi ed a proporsi come Istituzione vicina al cittadino e a tutti gli operatori economici, reprimendo fenomeni distorsivi dell’economia e tutelando quella grande parte di mercato sano e che opera nella legalità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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