OdG per garantire il servizio mensa
Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 16:13 | non commentabile
Provincia di Vicenza
Un ordine del giorno per garantire il servizio mensa agli studenti vicentini
L'Assessore all'Istruzione della Provincia di Vicenza, Morena Martini, raccoglie il grido di aiuto dei Comuni e propone un ordine del giorno per le funzioni miste dei collaboratori scolastici a carico dei Comuni.
La Giunta ha già espresso parere positivo in merito lo scorso 1° settembre e anche la Conferenza dei Capigruppo ha licenziato l'argomento, mentre il Consiglio sarà chiamato ad esprimersi a breve.
In sostanza, la normativa che nel 1999 ha disposto il trasferimento allo Stato del personale ausiliario tecnico amministrativo (Ata) di ruolo nelle scuole dell'infanzia, primarie e medie inferiori, ha previsto che venisse applicato un mansionario dettagliato dove l'attività di scodellamento e/o distribuzione del pasto non era prevista, pur permanendo l'onere di vigilanza e assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche oltre alla pulizia dei locali a ciò adibiti.
Un vuoto colmato con l'introduzione delle cosiddette "funzioni miste" che prevedono l'erogazione di uno speciale fondo da parte degli Enti Locali alle scuole per garantire che i collaboratori scolastici svolgano la mansione aggiuntiva di scodellamento e/o distribuzione del pasto. Rimane comunque facoltà del collaboratore scolastico accettare o meno una funzione che non rientra nell'obbligo contrattuale.
I Comuni assolvono a tale compito in due modi: o erogando direttamente un importo, corrispondente a circa 955 euro lordi annui per funzione mista, oppure prevedendo, all'interno del contratto di appalto della fornitura di pasti per le scuole, un importo per tale attività che viene svolta dal personale della ditta assegnataria del servizio.
A titolo esemplificativo, il Comune di Bassano del Grappa, attraverso la ditta appaltante, corrisponde 1 euro ad alunno (circa 2000 utenti) per ogni pasto. Il Comune di Monticello Conte Otto ha erogato, nel corso dell'ultimo anno scolastico, 11.680 euro per le funzioni miste. Il Comune di Camisano eroga ai 13 collaboratori scolastici un importo annuo di 12.420 euro, pari a 955 euro lordi annui a persona. Il Comune di Caldogno spende, in convenzione con l'Istituto Comprensivo (1 materna e 2 primarie), 7.699 euro all'anno. Il Comune di Vicenza eroga 195 funzioni miste, pari ad una spesa annua di circa 190.000 euro.
Indipendentemente dalle modalità di erogazione scelte, l'onere a carico dei Comuni è notevole e per i Comuni di piccole dimensioni risulta ancora più gravoso.
Si aggiunga inoltre che i collaboratori scolastici tendono a rifiutare lo svolgimento di tale funzione e richiedono il trasferimento verso gli Istituti Superiori dove non sono chiamati a farlo.
"Una situazione -spiega l'Assessore Martini- che mette a rischio l'erogazione del servizio da parte delle scuole con la conseguenza che, se le famiglie intendono usufruire del servizio di mensa scolastica, c'è il rischio che il costo complessivo ricada sulle famiglie stesse. A ciò si aggiunga il paradosso, ancor più grave, che la presenza dei collaboratori scolastici viene pagata due volte: una dallo Stato per la sorveglianza e la pulizia dei locali, l'altra dai Comuni per la distribuzione dei pasti e la pulizia dei tavoli."
Di qui l'ordine del giorno che chiede:
la modifica del mansionario dei collaboratori scolastici inserendo anche l'attività di scodellamento e/o distribuzione del pasto oltre alle attività connesse;
di consentire ai collaboratori scolastici di effettuare volontariamente un maggior numero di ore settimanali oltre le 36 previste dal contratto, da recuperare durante il periodo feriale quando i plessi delle scuole primarie e dell'infanzia, nei mesi di luglio e agosto, di fatto sono chiusi;
alla Regione di dare avvio o potenziamento della contrattazione per una completa gestione regionale del personale Ata;
di inviare l'ordine del giorno al Ministro dell'Istruzione, al Ministro della Funzione Pubblica e dell'Innovazione, al Ministro del Welfare, al Ministro dell'Istruzione, all'Assessore all'Istruzione della Regione Veneto, alle Rappresentanze sindacali regionali e nazionali della Scuola, all'UPI, all'ANCI con preghiera di predisporre medesimo provvedimento da sottoporre all'approvazione dei Consigli provinciali e Comunali.