Quotidiano |

Jobs Act, Filctem Cgil di Vicenza in lotta: "agevola le imprese, non i lavoratori"

Di Edoardo Andrein Mercoledi 15 Ottobre 2014 alle 20:43 | 0 commenti

ArticleImage

La categoria dei chimici, tessili, energia e gomma plastica (Filctem) del sindacato Cgil di Vicenza, lancia un appello, in diffusione in tutti i luoghi di lavoro e già sottoscritto anche da altre sigle sindacali oltre che da una cinquantina delle Rsu di aziende come Imp, Salvagnini, Fis, Mecc Alte, Zach System, insieme a una decina di delegati sindacali di alcune aziende del comprensorio tra cui Fis, Imp, Filivivi, contro la riforma proposta dal Governo e le novità del Jobs Act.

Venerdì 17 ottobre con ritrovo alla rotatoria del 'Cavallo' ad Alte, ci saranno iniziative tra le ore 8 e le 10, a cui sarà presente anche la Filctem e alle 10.30, avrà inizio un presidio davanti alla Prefettura di Vicenza. Le iniziative vanno ad aggiungersi alle assemblee che in questo periodo si stanno svolgendo nei luoghi di lavoro.

Di seguito le dichiarazioni espresse questa mattina alla sede di Alte di Montecchio Maggiore nell’incontro con Emilio Miceli, segretario nazionale della categoria dei chimici, tessili, energia e gomma plastica (Filctem) della Cgil e Verena Reccardini, segretaria della Filctem provinciale.

 

(nella foto il gruppo dei presenti)

“Se le indiscrezioni sulla Legge di stabilità saranno confermate, il prossimo anno verranno ridotte le tasse alle imprese ma non ci sarà alcuna manovra per dare sollievo alle persone. È evidente che ormai tra Confindustria e Renzi c'è un legame inscindibile. Il Jobs Act nasce nelle stanze di Confindustria e rispecchia le sue richieste contrattuali. Ci chiedono la regolazione del controllo a distanza, demansionamenti spinti, ma per noi queste non sono novità. Immaginano che oggi vadano rimesse in piedi tutte le condizioni di agevolazione verso le imprese e che l'Italia che dovrà uscire da questa fase vedrà chi è ricco più ricco e chi è povero più povero. Ecco, dunque, che la manifestazione del 25 ottobre a Roma sarà contro il Jobs Act e, temiamo, anche contro quello che sarà contenuto nella Legge di stabilità”.

“Stiamo assistendo all'accentuarsi di un attacco frontale alla parte sana del Paese: i lavoratori dipendenti, che da sempre pagano le tasse e sono il primo contribuente di questo Paese – spiegano i rappresentanti –. La riforma andrà ad incidere negativamente sullo svolgimento delle attività lavorative e condizionerà in maniera deleteria la qualità di vita del lavoratore stesso. Demansionamento, articolo 18, monitoraggio tramite videosorveglianza sono solo alcuni dei provvedimenti che rischiano di far scomparire quei diritti acquisiti negli anni e che fino ad ora hanno difeso la dignità dei lavoratori”.

“Noi non siamo dei privilegiati, non siamo il problema di questo Paese – incalzano le Rsu –. L'economia è bloccata dalle basse retribuzioni, dalla malavita organizzata, dall'illegalità e dalla burocrazia”.

 “La mobilitazione sta crescendo in tutto il Paese – assicura Miceli –. Il consenso sta aumentando, mentre quello del Governo sta decrescendo. Irrita la mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori”.

“Si chiede a questi ultimi massima flessibilità e disponibilità, a prescindere dal necessario equilibrio fra lavoro e vita familiare, e al contempo una riduzione economica. La crisi sta portandoci a richieste fortissime di bloccare gli aumenti anche dei contratti nazionali – aggiunge in conclusione la segretaria provinciale della Filctem, Reccardini –. Da un lato, dunque, il lavoratore si ritrova più fragile, dall'altro può venir meno la tutela che è data dal contratto nazionale tipico dell'Italia, che non va buttato perché ha permesso alle aziende di crescere. Se la ricetta è 'occupazione', ma non andiamo a vedere di che tipo è, rischiamo di trovarci con un aumento della povertà”.

 

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Alte, Fis, Verena Reccardini, Filctem, Jobs Act, Emilio Miceli

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network