Quotidiano | Categorie: Sanità, Sindacati

Nursind rappresentativo sui tavoli di contrattazione

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 2 Gennaio 2013 alle 14:58 | 0 commenti

ArticleImage

Nursind Vicenza  -  Situazione nazionale L’anno trascorso si è caratterizzato per una straordinaria novità: per la prima volta nella storia un sindacato di infermieri raggiunge la rappresentatività nazionale. Con questo risultato, il cui merito va riconosciuto al segretario nazionale Andrea Bottega, confermato alla guida del maggiore sindacato degli infermieri dal congresso nazionale dello scorso novembre a Salerno, il Nursind entra nella storia dell’infermieristica italiana e del sindacalismo come punto di riferimento per le rivendicazioni di una categoria di fondamentale importanza per il futuro del Servizio sanitario nazionale. 

“Nursind, inoltre ha contribuito – spiega il segretario nazionale Andrea Bottega – alla fondazione della Confederazione generale unitaria Cgu-Cisal, che ha conquistato, per media dei voti Rsu e numero di iscritti, il quarto posto dopo Cgil, Cisl e Uil con la rappresentatività in ben sei comparti, tra cui quello della Sanità”. Soddisfatto il segretario nazionale Andrea Bottega evidenzia che “la raggiunta rappresentatività nazionale del Nursind ci permetterà di intervenire negli aspetti contrattuali, organizzativi ed economici del lavoro, al fine di valorizzare la professionalità e le competenze acquisite e garantire la soddisfazione dei bisogni di salute dei nostri assistiti con adeguate condizioni lavorative e dotazioni di personale”.

 

La situazione regionale

Il Nursind ha fatto sentire la propria voce nella formulazione del Piano sociosanitario regionale, ma ora che potrà sedere nei tavoli di contrattazione, per effetto della riconosciuta rappresentatività, la possibilità di intervento si farà ancor più concreta ed incisiva. “Il Piano è chiaro – spiega il segretario Andrea Gregori – e prevede meno attività negli ospedali e più nel territorio. Per effetto di questo programma, evidentemente, occorrerà destinare più personale al territorio, dove le esigenze sono tantissime. Basti pensare alle migliaia di famiglie in sofferenza a causa dell’assistenza che devono prestare ai propri congiunti non autosufficienti”. Il vero timore, però, sta nella probabile riduzione del personale, dato che il 70% del bilancio sanitario riguarda proprio le spese relative alla dotazione organica. “Il rischio è che alcune migliaia di dipendenti in tutto il Veneto, tra medici, infermieri ed amministrativi – prosegue il segretario Andrea Gregori – non vengano sostituiti con il normale turn over. Per questo l’azione del Nursind sarà determinante e lo sforzo si concentrerà tutto sulla salvaguardia degli standard assistenziali, sul contenimento della riduzione di personale ed il monitoraggio complessivo delle dotazioni ospedaliere. Il Nursind, dunque, continuerà a svolgere un attento ruolo di vigilanza e controllo sulla Sanità regionale”.

 

La situazione a Vicenza

C’era grande attesa per le nomine dei direttori generali ed ora che i nomi sono stati resi noti il Nursind non può che dirsi soddisfatto in particolare per il risultato dell’Ulss 5 Ovest Vicentino, dove è stato assegnato un uomo del territorio, mentre Renzo Alessi sembra essere definitivamente tornato a casa, non avendo ottenuto alcuna nomina. “Ci auguriamo che questa modalità di assegnazione degli incarichi dirigenziali – commenta il segretario Andrea Gregori – sia portata avanti anche per gli altri componenti delle direzioni strategiche delle Aziende Ulss, in quanto il collegamento con il territorio è un elemento fondamentale per poter agire in modo attento e consapevole”. Grande soddisfazione viene espressa anche per la nomina di Ermanno Angonese a Vicenza ed apprezzamento anche per Compostella a Bassano del Grappa e Carraro nell’Alto Vicentino. Quanto ai numeri, attualmente il Nursind ha quasi 1500 infermieri iscritti, in costante aumento. Nel corso dell’anno si sono svolte le elezioni Rsu, che hanno decretato il Nursind primo sindacato a Vicenza, con buoni risultati anche a Bassano del Grappa (secondo sindacato) e nelle altre Aziende Ulss, con ruoli di rilievo nella rappresentanza sindacale. All’Ulss 6 è stata chiusa l’annosa partita degli straordinari. “Grazie ad un importante lavoro ed alla volontà del dg Antonio Alessandri giunto a fine mandato – sottolinea il segretario Andrea Gregori – siamo riusciti a chiudere la questione straordinari, che si protraeva dal 2008 con 4,5 milioni di euro complessivi a fronte di 260mila ore di straordinari impagate”. Dura la situazione all’Ulss 5. “Abbiamo condotto un’estenuante battaglia – aggiunge il segretario Andrea Gregori – per salvare i Servizi del San Lorenzo, interpretando anche le preoccupazioni delle Associazioni di categoria palesate nel giugno 2012. Lo spostamento di personale da Valdagno ad Arzignano, infatti, non ha fatto altro che depauperare Valdagno senza risolvere le problematiche esistenti ad Arzignano”. All’Ulss 3 vi è una stabilizzazione delle relazioni sindacali, pur essendo ancora aperto un grande contenzioso sui tempi parziali, che conta già una sessantina di ricorrenti, nonostante l’Azienda sia tornata sui propri passi rivedendo la posizione precedentemente assunta. Situazione decisamente ostica nell’Alto Vicentino, dove il trasferimento di ospedale non è ancora stato metabolizzato. “All’Ulss 4 è ancora vivo il tema del trasferimento di ospedale – conclude il segretario Andrea Gregori – con una mentalità nuova che non è stata adeguatamente promossa dal predecessore del dg Ermanno Angonese, che ha ereditato una pesante situazione, in quanto la formazione e le indicazioni al personale sono state fatte in modo poco costruttivo. È stato imposto un cambio di mentalità, mentre bisognava attuare un percorso di condivisione delle scelte per dare il via ad un processo di cambiamento metabolizzabile. La gestione del personale, con continui straordinari è assolutamente sbagliata e vessatoria nei confronti del personale infermieristico”.

Leggi tutti gli articoli su: Ulss, Nursind Vicenza

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network