Nursind contro Ulss 6 e vertici aziendali per gestione urgenze-emergenze del Pietro Milani
Lunedi 19 Agosto 2013 alle 11:56 | 0 commenti
Andrea Gregori, Nursind di Vicenza  - La Regione Veneto assegna un primariato di struttura complessa al pronto occorso dell'ospedale di Noventa Vicentina, ma i vertici aziendali e ll'Ulss 6 hanno una diversa strategia e pensano di gestire l'anestesista con reperibilità dalle 20 alle 8. È davvero bizzarro: per una volta che la regione decide di salvare un ospedale del territorio, a volergli fare le scarpe sembrano essere i vertici aziendali.
Il Nursind di Vicenza esprime seria preoccupazione per il tira e molla che è sotto gli occhi di tutti.
"La gestione delle urgenze all'ospedale Pietro Milani di Noventa Vicentina - spiega il segretario Andrea Gregori - non può non preoccuparci. Privare il pronto soccorso dell'anestesista dalle 20 alle 8 significa, di fatto, metterlo in ginocchio. Basti pensare, ad esempio, al caso di un paziente infartuato che necessita di trasferimento immediato al San Bortolo: secondo i vertici dell'Ulss 6 dovrebbe attendere l'anestesista reperibile". Nuove funzioni anche per gli infermieri del pronto soccorso, costretti ad
occuparsi degli esami di laboratorio, a scapito della gestione delle emergenze. "Tra le novità , è in corso uno studio di fattibilità per smantellare le funzioni del laboratorio analisi, sempre nella fascia oraria
20-8 - sottolinea il segretario Andrea Gregori - eliminando la reperibilità dei tecnici di laboratorio ed assegnando le loro funzioni agli infermieri del pronto soccorso. In tal modo, evidentemente, gli infermieri saranno più impegnati alla gestione degli esami di laboratorio che al trattamento dei
pazienti afferenti al pronto soccorso, con le conseguenze facilmente immaginabili. Il tutto per un'irrisoria riduzione di spesa sui fondi contrattuali che non incidono per nemmeno un centesimo sul bilancio dell'Ulss". Il Nursind manifesta seria preoccupazione per la linea aziendale intrapresa ed auspica che vi sia al più presto un riallineamento con le direttive regionali. "La nostra Organizzazione sindacale - conclude il segretario Andrea Gregori - è seriamente preoccupata per la gestione notturna delle urgenze-emergenze. Riteniamo la linea d'azione intrapresa dall'Azienda un vero e proprio accanimento nei confronti del "Pietro Milani", in completa divergenza con le indicazioni delle recenti schede di
dotazione ospedaliera emanate dalla Regione Veneto. Ci auguriamo che sia imminente un pronunciamento in merito da parte delle massime autorità sanitarie regionali".
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