Nuovo statuto approvato tra gli applausi: quorum zero e consiglio degli stranieri
Mercoledi 9 Gennaio 2013 alle 20:55 | 1 commenti
Al voto finale unanime dei 28 consiglieri votanti (ne bastavano 27 e il Pdl e altre minoranze sull'Aventino non anno pesato numericamente) tutti i favorevoli  insieme al pubblico in Sala Bernarda si sono alzati in piedi per un lungo applauso al nuovo statuto comunale approvato dopo sei anni di discussioni ha fatto notare Fulvio Rebesani di Più Democrazia presente con Annamaria Macripò e Laura Treu che lo hanno sostenuto nelle sue battaglie tra cui quella del quorum zero per i referendum locali.
E c'erano con Mattia Pillan di Sel gli "stranieri" che da oggi si sentono più vicentini che mai dopo l'istituzione del loro Consiglio che interloquirà con quello degli eletti tra gli aventi diritti totali al voto.
Era soddisfatto anche Gerardo Meridio, a parte vari dettagli, che lui ed altri, anche tra la maggioranza, avrebbero voluto migliori, come riferiamo nei pezzi precedenti, del documento approvato dopo la stesura fatta dalla commissione da lui presieduta e coordinata con destrezza.
Soddisfatti erano chiaramente il sindaco Achille Variati, che con la sua maggioranza porta a casa uno statuto innovativo in cui non ci sono neanche distinzioni di fede, sia pure rispettabili in una città di radici cristiane ed ebraiche come ha sottolineato Zoppello, e il presidente del Consiglio comunale Luigi Poletto che, derogando, col consenso generale, dalle sue funzioni di garanzia, a voto concluso ha tenuto un toccante discorso ideale.
Raro di questi tempi.Â
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Marco Manuzzi.