Vicenza come Scozia e Finlandia con il lunch box nelle mense scolastiche
Lunedi 7 Ottobre 2013 alle 14:01 | 0 commenti
Quattordici tonnellate di plastica è quanto viene prodotto annualmente dalle mense scolastiche. Una quantità di rifiuti che potrebbe riempire interamente piazza dei Signori e che il Comune di Vicenza vuole provare se non a eliminare del tutto perlomeno a ridurre. Come? Con il progetto sperimentale “Zero rifiuti in mensaâ€, presentato questa mattina dall’assessore alla formazione e allo sport Umberto Nicolai.Â
A tutti i bambini delle classi che aderiranno verrà consegnato un kit -  composto da piatto fondo, piatto liscio e posate - da utilizzare ripetutamente al posto dei tradizionali piatti e posate usa e getta. Insomma un lunch box da usare durante i pasti in mensa con il quale si intende ridurre i rifiuti di plastica sporca e quindi non riciclabile. L’adesione al progetto per le classi della scuola primaria e secondaria deve avvenire entro il 29 ottobre. La data dell’inizio della sperimentazione, che avrà luogo fino alla fine dell’anno scolastico, invece è ancora in fase di definizione. “Il progetto non è stato fatto per il risparmio, che per le famiglie è di soli 15 cent a pasto – sottolinea l’assessore Nicolai – ma per educare i bambini al riciclo ed aiutarli a crescereâ€. Favorire l’educazione alimentare, come lotta agli sprechi e all’obesità , è il proposito anche del dirigente scolastico Malformeni. L’organizzazione della mensa e la disponibilità delle famiglie a seguire il bambino nella gestione del proprio lunch box sono invece le maggiori criticità legate all’iniziativa e che le scuole coinvolte si troveranno ad affrontare. Difficoltà che però non spaventano l’assessore Nicolai che si dice fiducioso nel buon esito dell’iniziativa, considerando anche come pratiche simili siano “cose scontatissime in paesi come la Finlandia e la Norvegiaâ€.Â
Comune di Vicenza - Si chiama “Zero rifiuti in mensaâ€. E' il nuovo progetto sperimentale che l'assessorato alla formazione del Comune di Vicenza propone a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado dotate di mensa scolastica. L'obiettivo è ridurre i piatti e le posate di plastica buttati ogni giorno nella spazzatura della scuola.
“La questione è prima di tutto educativa – ha sintetizzato l'assessore alla formazione Umberto Nicolai nel presentare l'iniziativa – : mentre a casa le famiglie adottano da tempo la raccolta differenziata e a scuola viene insegnato il rispetto dell'ambiente, nelle mense scolastiche della città si producono ogni anno 14 tonnellate di rifiuti in plastica che, essendo sporchi di cibo, non vengono nemmeno riciclati, ma gettati direttamente nel seccoâ€.
Il progetto, proposto a tutti i dirigenti scolastici le cui scuole vi potranno aderire in via sperimentale con una o più classi, consiste nell'abbandonare i piatti usa e getta (35 grammi di plastica a persona a pasto) in favore di un kit in materiale infrangibile e lavabile (lunch box) contenente piatti e posate, fornito gratuitamente dal Comune. In alternativa, le classi che aderiranno potranno scegliere di utilizzare piatti e posate portati da casa dai bambini in un contenitore ermetico fornito dalla famiglia.
Chi aderirà alla sperimentazione, inoltre, avrà uno sconto di 15 centesimi sul costo di ogni singolo pasto, come piccolo incentivo per rendere ancora più evidente la convenienza di un comportamento virtuoso.
“All'estero il sistema è già molto diffuso – ha aggiunto l'assessore – mentre da noi ci sono solo alcune esperienze che non riguardano intere città . Siamo quindi degli apripista e per questo non abbiamo voluto imporre niente dall'altoâ€.
“L'aspetto più importante del progetto – ha aggiunto il coordinatore dei dirigenti scolastici Giuseppe Malfermoni – è quello legato alla produzione di rifiuti che mal si concilia con l'attività di educazione all'alimentazione che si fa a scuola e in particolare in mensa. Decisamente meno importante è lo sconto di 15 centesimi che va controbilanciato con un possibile fastidio, per le famiglie, in termini di pulizia e di gestione del kit. Prima di aderire all'iniziativa sarà quindi necessario che in ogni scuola si coinvolgano le famiglie perché solo da una comprensione e condivisione delle motivazioni del progetto potrà scaturire un'adesione personale, indispensabile al successo dell'iniziativaâ€.
A questo scopo il Comune di Vicenza ha predisposto un breve spot, pubblicato tra le notizie in evidenza del sito www.comune.vicenza.it, che sintetizza le motivazioni ambientali che stanno alla base della proposta.
Entro il mese di ottobre i dirigenti scolastici dovranno indicare al Comune quali classi aderiranno al progetto. Subito dopo scatterà la distribuzione, per chi lo vorrà , del lunch box regalato dal Comune. A giugno saranno analizzate le criticità emerse con la sperimentazione e si deciderà come procedere.
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