Nuovo Albero d'Argento Ipab, lunedì gli ospiti trasferiti da San Felice a Via Formenton
Domenica 6 Gennaio 2013 alle 17:51 | 0 commenti
Giovanni Rolando, Ipab di Vicenza - Fin dal dicembre 2007, con la convenzione AULSS 6, "è stata affidata all'IPAB di Vicenza la gestione e il coordinamento del progetto assistenziale e dell'attività socio-sanitaria a favore degli utenti della RSA Albero d'Argento", struttura sita in corso SS. Felice e Fortunato in città . In previsione della scadenza del contratto, il 31 dicembre 2011, l'AULSS n. 6 di Vicenza aveva chiesto all'Ipab la disponibilità a continuare nella gestione del servizio, così che il nuovo Consiglio di Amministrazione IPAB, aderì positivamente alla richiesta formulataci dall'allora Direttore Generale dell'AUlss Antonio Alessandri.
E dunque si andò in proroga del servizio fino al 31 dicembre 2012, con l'ULSS che ha continuato a gestire l'attività logistica/alberghiera della RSA Albero d'Argento e continuando l'Ipab a gestire l'assistenza e l'attività socio-sanitaria a favore delle persone ospitate, che erano 48 ospiti ed oggi ridottisi a 44 di
cui: n. 37 quali ex residuo psichiatrico della Comunità terapeutica riabilitativa attiva (CTRP) e n. 7 pazienti provenienti dal territorio.
L'organico gestionale Ipab impiegato ad oggi, come da sopralluogo effettuato dal presidente di Ipab Giovanni Rolando alla vigilia dell'Epifania, sabato 5 gennaio, ed incontrando il coordinatore Giovanni Lo Dico e il personale all'Albero d'Argento è costituito da: n. 24 Operatore Socio Sanitario, 4 Infermieri + 4 Infermieri notturni, 1 Coordinatore, 1 Fisioterapista , 1 Assistente sociale , 1 Psicologo, 1 Medico, 1 Pedicure su chiamata, per un totale di 38 persone.
Avendo l'IPAB sempre manifestato l'intenzione di dare continuità al servizio di gestione dell'Albero d'Argento di Vicenza, per mettere a valore l'esperienza maturata e per il potente know how acquisito in questi cinque anni. Anche in considerazione dell'alta professionalità del proprio personale da non disperdere in favore della Comunità Vicentina ed essendo l'Ipab in grado di garantire gli standard necessari per questa tipologia di utenti che presenta caratteristiche miste fra l'area psichiatrica e l'area geriatrica.
A fronte di questa esplicitata volontà ed esperienza riconosciuta, l'AULSS, pur avendo già lo scorso anno predisposto un bando di gara per appaltare l'assegnazione del servizio, ha ben considerato, anche tenendo in conto il Piano di Zona 2011/15 per il quale è prevista la creazione di un nucleo per pazienti psicogeriatrici per la gestione di persone anziane con problemi psichiatrici cronici, la disponibilità dell'Ente pubblico di contrà San Pietro ed ha affidato allo stesso ente il servizio. L'AUlss di Vicenza, dopo aver attentamente valutato la nuova sede proposta e le migliorie apportate alla struttura ha valutato positivamente la nuova soluzione in considerazione che la stessa Azienda sanitaria intende alienare alcuni beni immobiliari siti in S. Felice, tra cui la ormai vetusta sede attuale dell'Albero d'Argento. Tutto il programma , i tempi e le modalità è stati concordati e condivisi attraverso assemblee con i famigliari degli ospiti e con il personale e il sindacato.
Tutto è pronto quindi al trasferimento degli ospiti e personale al Nuovo Albero d'Argento di via Formenton, all'interno del complesso Ipab-Salvi. La nuova sede completamente tinteggiata con nuovi colori, ad opera di Ipab è stata rimessa a nuovo con opportuni lavori di ristrutturazione e da domani, lunedì 7 gennaio, ospiterà , con i 45 posti letto approntati al secondo piano, le 44 persone provenienti da S. Felice. Al piano terreno tutti gli ambienti dei soggiorni, zona pranzo e di socializzazione, locale per fumatori, distributori bevande, uffici e servizi, e la disponibilità per gli ospiti e famigliari di un ampio giardino interno.
" IL CdA è davvero soddisfatto- tiene a sottolineare il presidente di IPAB Giovanni Rolando- per la comunità vicentina di vedere riconosciuta l' esperienza del proprio personale in questo delicato settore di assistenza alle persone fragili e svantaggiate che consente di offrire un servizio ad alta professionalità alle persone, garantire i livelli occupazionali e mantenere al pubblico un'assistenza così delicata a salvaguardia della dignità delle persone. In un rinnovato ambiente che assicura benessere alle persone, in una sede centrale cittadina e con facilità di comunicazione per i famigliari".
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