Quotidiano | Categorie: Politica

Nuovi stati nascono nel cuore del vecchio mondo: Veneto, Scozia e Catalunya tra i primi

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Febbraio 2012 alle 10:28 | 1 commenti

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Gianluca Busato, Portavoce Veneto Stato (venetostato.com) - Il vento dell'indipendenza soffia forte nell'Europa occidentale
A partire da inizio ‘900 si sono succedute diverse fasi di costruzione dell'assetto degli stati che compongono il mondo. Tali dinamiche hanno determinato la nuova pelle a macchia di leopardo dell'organizzazione statuale. Da poco più di 40 stati indipendenti ad inizio ‘900 siamo passati a una settantina nel secondo dopoguerra e ai circa 200 di oggi.

Le tempistiche attraverso cui si sono succedute tali trasformazioni geopolitiche possono essere classificate in alcune macrofasi, con in particolare l'indipendenza degli stati della Scandinavia e dell'area baltica ad inizio ‘900 (nascita della Norvegia e dissoluzione dell'unione con la Svezia e distacco della Finlandia dalla Russia, nel 1917 e di Lituania, Lettonia ed Estonia nel 1918, poi dominate dalla Germania nazista e riconquistate dall'URSS e quindi ritornati indipendenti negli anni ‘90), quindi con quella di molti stati che appartenevano all'impero britannico del Commonwealth nel periodo che va sempre dall'inizio del 20° secolo fino agli anni '50 (Australia, Nuova Zelanda, Irlanda, India), fino alla dissoluzione della Iugoslavia e dell'ex impero sovietico negli anni '90 e alla recente costituzione di nuovi stati indipendenti nel mondo (Montenegro, Groenlandia, Sud Sudan).
Ora è iniziata con tutta evidenza una nuova macrofase che vede la prossima nascita di stati indipendenti nel cuore del vecchio mondo, l'Europa occidentale.
È di questi giorni una serie impressionante di sondaggi che rivelano una volontà sempre crescente di indipendenza:
15 giorni fa il Veneto, con il 53,3% di favorevoli all'indipendenza;
pochi giorni fa la Scozia con il 51%;
e ora la Catalunya con il 53,6%.
Possiamo essere certi che un sentimento simile, con percentuali che possono variare in più o in meno, in molte regioni d'Europa che sono già avviate decisamente verso un percorso di indipendenza come i Paesi Baschi e le Fiandre e anche in regioni che magari ad oggi rivendicano oppure mantengono solo forme di autonomia dallo stato centrale, che potrebbero evolversi ragionevolmente verso l'ottenimento dell'indipendenza come la Bretagna e la Baviera.
La volontà dei cittadini europei sembra chiara, soprattutto nella componente di pensiero più moderata, che spesso ha segnato le sorti della storia proprio dell'Europa occidentale: la volontà di indipendenza è forte e la maggioranza assoluta degli elettori per la trasformazione della propria regione in un nuovo stato indipendente.
È un vento impetuoso che preannuncia una stagione di grandi cambiamenti, che costituiscono un'enorme opportunità di crescita e di speranza nell'Europa che è ormai avvitata su sé stessa in una crisi che appare epocale e sociale, prima ancora che economica.
Veneto Stato rappresenta l'opportunità concreta per il Veneto di dare una forma democratica e civica al cambiamento che sta per avvenire.
Iscriversi a Veneto Stato significa dare una garanzia di civiltà al futuro nostro, dei nostri anziani e dei nostri figli, rafforzando l'unica forza politica che ha saputo anticipare il cambiamento in atto, prefigurandolo, progettandolo e portandolo nell'agenda politica del Veneto con un percorso democratico, pacifico e legale verso un Veneto Stato indipendente.
Veneto Stato oggi è un dovere civico di ogni cittadino veneto.


Commenti

Gianlu
Inviato Giovedi 2 Febbraio 2012 alle 11:08

WWW.VENETOSTATO.ORG è scritto sbagliato nell'articolo!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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