Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Nuove strade, la bretella dell'Albera a Vicenza: uno spostamento migliorativo ma non risolutivo del problema traffico

Di Giovanni Bertacche Giovedi 5 Aprile 2018 alle 19:42 | 0 commenti

ArticleImage

E' tutto molto bello, con alberi, trincee, un viadotto, una cassa di espansione della roggia, arredi speciali, riproduzioni di soggetti palladiani. Ma cominciamo dalla denominazione, bretella, che significa, molto pudicamente, raccordo tra grandi strade di comunicazione. La nostra, bypassando l'ingorgo dell'Albera, collega viale del Sole alla provinciale all'altezza di Costabissara. Una lingua di asfalto lunga oltre 5 km, in aperta campagna, incrocia la provinciale Gambugliano e superato ad ovest il Monte Crocetta si riversa appunto sulla strada Pasubio.

Certamente un alleggerimento del traffico, soprattutto nel tormentato quartiere del Villaggio del Sole, e un auspicabile miglioramento ambientale. Tutto bene allora come dicono le cronache anche se le stesse devono ammettere che qualche quartiere, toccato dai lavori, ha già incrociato le armi. E non è che l'inizio. Perché il percorso della nuova arteria andrà a toccare un'infinità di interessi sia collettivi che privati, a cominciare dall'ambiente perlopiù incontaminato, in parte soggetto a vincoli, soprattutto nei pressi del Monte Crocetta; per non dire dell'incrocio con la provinciale Gambugliano proprio in fronte al viale alberato del Biron e dei fondi agricoli con cascine e relative opere strumentali. Insomma solo uno spostamento del problema traffico, sicuramente migliorativo ma non risolutivo e comunque poco rispettoso di situazioni consolidate. Similmente per un certo verso ai siti di smaltimento rifiuti, per i quali si impone la precauzione piuttosto scontata con "sì grazie, ma non sotto casa mia!". Tanto più con la Bretella nata già vecchia, il progetto di qualche decennio fa, che non tiene conto delle esigenze nel frattempo insorte e di conseguenza di quelle future. Per non dire che questo tipo di interventi che incidono tanto profondamente nel tessuto urbano e nella vita di una collettività, andrebbe inserito in una programmazione strutturale complessiva, di lungo respiro, anziché come purtroppo accade come risultato di circostanze temporanee e di esigenze contingenti. Si rischia così di costruire cattedrali nel deserto, con spreco di risorse quando non si è costretti, per insipienza o per vista troppo corta, a mettere mano per rifare, ampliare, trasferire un'opera appena realizzata. Di strade ce n'è bisogno è vero, finchè si pensa al trasporto su gomma. Senonchè dove costruire nuove arterie, non vialetti da passeggio, se il territorio specie quello vicentino, è pressochè interamente ricoperto di cemento e da costruzioni? Interrogativo che richiede una risposta in tempi brevi se non si vuole bloccare il traffico come già avviene nelle ore di maggior affluenza verso il capoluogo. Da qualche parte è stato suggerito di ritornare alla ferrovia come quando la nostra provincia, tra le prime, era tutta collegata da rotaia. Trasporto sicuro, veloce, economico e pure rispettoso dell'ambiente; soprattutto per studenti, lavoratori e quanti impossibilitati alla guida. Perché allora non ripristinare il trasporto su binario; per prima la città capoluogo, tanto bersagliata dal traffico non meno che dall'inquinamento che ne deriva, ne trarrebbe sollievo e grande vantaggio. Meglio ancora se al traffico dall'esterno si ripensa alla mobilità interna, già oggi tutta da ripensare. Ma occorre un'idea di città, moderna, aperta, lungimirante. Siamo alla vigilia elettorale, un'occasione, ma ancora non si sentono voci di cambiamento. Chissà!

Leggi tutti gli articoli su: albera, villaggio del sole, Bretella dell'Albera

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network