Nuove norme per bonifica e tutela del territorio
Mercoledi 16 Giugno 2010 alle 18:50 | 0 commenti
Regione Veneto - Novità legislative, opportunità normative e di finanziamento, prospettive gestionali, soluzioni tecniche, sono alcuni degli elementi introdotti dalla Legge regionale n. 12 del 2009 "Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio", che configurano il nuovo ruolo dei Consorzi di bonifica e che Veneto Agricoltura ha inteso analizzare nel corso di un seminario di due giorni apertosi oggi alla Corte Benedettina di Legnaro.
Dopo i saluti di apertura di Paolo Pizzolato, Amministratore Unico di Veneto Agricoltura, sono intervenuti l'assessore all'Ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, il Presidente dell'Unione Veneta Bonifiche, Giuseppe Romano, la rappresentante dell'Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari
 ANBI, Anna Maria Martuccelli, il responsabile della Direzione Agroambiente e servizi per l'agricoltura della Regione del Veneto, Riccardo De Gobbi e Andrea Crestani dell'Unione Veneta Bonifiche. Su un territorio di 1.839.000 ettari qual'e la Regione del Veneto, 500 mila sono sotto il livello del mare o soggetti ad allagamenti. In questa realtà , se inizialmente lo scopo dei Consorzi di Bonifica fu quello di rendere disponibili per l'agricoltura nuove terre coltivabili per la popolazione in continuo aumento, oggi hanno assunto un ruolo concreto e determinante nella difesa idraulica dei centri abitati, attraverso la gestione di migliaia di impianti idrovori e irrigui, canalizzazioni, opere idrauliche di vario tipo. "Colgo l'occasione - ha sottolineato l'Assessore Conte - per ribadire l'importanza del ruolo dei Consorzi nella gestione di un territorio molto compromesso da un esteso sviluppo urbanistico. La nuova Legge regionale - ha ricordato - ha inteso dare una nuova configurazione a quello che è l'obiettivo pratico e operativo dei Consorzi, legandoli in maniera forte all'aspetto ambientale e di tutela del territorio. Su questi temi la Regione intende intervenire, definendo le priorità di un sistema che, oltre alla necessità di essere riorganizzato, necessita di interventi strutturali per prevenire quelle criticità , che sempre più spesso stanno creando delle sofferenze ai centri abitati e ai cittadini". A questo proposito Conte ha sottolineato che all'interno delle tariffe del ciclo integrato dell'acqua in futuro si dovrà mettere in evidenza la necessità di indicare anche gli investimenti relativi alle reti di smaltimento delle acque meteoriche, la cui attuale insufficienza ha causato e continua a causare allagamenti in molti comuni. L'assessore ha poi sollecitato una maggiore sinergia tra i vari enti di gestione della risorsa acqua, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti finalizzati alla sua tutela e a quella dell'ambiente. "Non possiamo pensare solo di prelevare acqua - ha ribadito - è fondamentale pensare anche alla ricarica delle falde del nostro bacino acquifero, che rappresentano una risorsa fondamentale. Su quest'aspetto - ha concluso - dovremo investire, magari utilizzando anche quelle risorse che ci verranno dal federalismo demaniale". Nel suo saluto di apertura Paolo Pizzolato, Amministratore Unico di Veneto Agricoltura, ha indicato i numerosi progetti che vedono assieme i Consorzi di Bonifica e l'Azienda regionale, ed ha ricordato l'importante ruolo che le attività di contenimento e gestione idraulica hanno avuto ed avranno ancor di più per la difesa e miglioramento del territorio veneto.
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