Nuove costruzioni o riqualificazione urbana all'ex distributore di viale Margherita?
Venerdi 27 Dicembre 2013 alle 17:40 | 0 commenti
Valentina Dovigo, consigliere comunale lista Dovigo e Sel - In luogo del distributore Esso di Viale Margherita, da tempo dismesso, dovrebbero sorgere dei nuovi edifici perché nel Piano degli Interventi, approvato a fine 2012, l’area risulta edificabile con la denominazione di Progetto Urbano 1 - Viale Margherita.
La scorsa settimana le ruspe hanno abbattuto gli edifici del vecchio distributore, un fatto che da un lato è positivo perché permette ai cittadini di godere del grande slargo libero di edifici con l'eccezionale vista sul centro storico e su Monte Berico, ma che però non lascia tranquilli per il rischio che, abbattuto un edificio, subito ne venga costruito un altro, ancora più grande.
L’area è di proprietà parte privata e parte comunale, vicina da un lato al fiume Retrone, dall’altra al Piruea Cotorossi; tutta la zona sarà già sottoposta a sempre più forti impatti urbanistici ed ambientali. E questo nonostante dal 1967 sia stato posto un vincolo, culturale e paesaggistico, ai sensi dell’allora Regio Decreto sulle bellezze naturali e storiche.
Alla luce di quanto sta accadendo e delle considerazioni esposte, la sottoscritta consigliera comunale Valentina Dovigo interroga l’assessore alla Progettazione e Sostenibilità urbana per sapere:
-        se corrisponde al vero l’idea di realizzare in quel luogo un centro polifunzionale moderno, con attività di ristorazione futura da gestire tramite una cooperativa sociale?
-        se ci siano altri progetti di edificazione presentati per quell’area? Se si tratti di commerciale oltre che di residenziale?
-        se sono conciliabili, dal punto di vista della pericolosità idraulica, con il fatto di essere posizionati molto vicino al fiume Retrone?
-Â Â Â Â Â Â Â Â quanti parcheggi siano previsti e se siano interrati? Come verranno gestiti?
-        se l'amministrazione stia lavorando ad opzioni alternative alla realizzazione di nuove costruzioni nel luogo dell'ex distributore? Se è stato considerato lo spostamento delle cubature previste dall'ex Esso ai lotti nell'altro lato di viale Margherita, dove vi sono capannoni di piccola cubatura già trasformabili in edifici residenziali.
Perché spiacerebbe che un’attività di tipo culturale e sociale, apprezzabilissima in toto, possa diventare il grimaldello per “ritornare" a costruire vicino al fiume, dove sarebbe meglio non costruire affatto. Tanto più in zona vincolata nei pressi del centro storico.
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