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Nuova via cittadina intitolata a Nikolajewka

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 12 Giugno 2010 alle 13:57 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Questa mattina, sabato 12 giugno alle 10, si è svolta la cerimonia ufficiale di intitolazione di una nuova via nel quartiere di Villaggio del Sole alla presenza del sindaco Achille Variati e del vicesindaco Alessandra Moretti.

Una laterale di via Colombo si chiamerà Nikolajewka, villaggio russo teatro di una memorabile battaglia durante la seconda guerra mondiale. Considerata l'importanza dell'evento storico, la commissione consultiva per la toponomastica cittadina, presieduta dal vicesindaco Alessandra Moretti, ha accettato la proposta giunta dal gruppo alpini "m.o. Roberto Sarfatti" per ricordare i "molti Alpini che si immolarono per rompere l'accerchiamento nemico ed aprire un varco per il ritorno ‘a baita' in patria".

La nuova via può essere considerata un'area di circolazione a sé stante, priva di residenti e con alcuni accessi secondari, alla palestra della scuola Colombo e all'oratorio.

La cerimonia è stata aperta da una sfilata che dalla chiesa di Villaggio del Sole ha raggiunto via Nikolajewka. Numerosi i partecipanti composti dai Bersaglieri, Marinai, Alpini di Vicenza a cui si è unito il vessillo degli Alpini di Vicenza e Bassano del Grappa accompagnati dalla Fanfara storica della sezione Alpini di Vicenza e da un nutrito gruppo di cittadini. Inoltre era presente il presidente provinciale dell'associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in guerra, Gaetanello Meggiorin.

"Oggi intitoliamo una strada ad un luogo che fisicamente non esiste più - dichiara il sindaco Variati - ma che rimane nella memoria e che rinsalda il legame tra vicentini e Alpini. Dopo pochi mesi dall'arrivo in Comune della richiesta del Gruppo Alpini "m. o. Sarfatti" di Villaggio del Sole, siamo riusciti ad organizzare la cerimonia. In questo modo rimarrà memoria di uno degli episodi più duri della seconda guerra mondiale quando, il 26 gennaio 1943, la divisione italiana Tridentina assediò il villaggio russo per consentire la ritirata delle truppe dell'Asse. Il ricordo di questa battaglia viene tramandato dai superstiti, ma anche dalla letteratura: Mario Rigoni Stern ne parla ne "Il sergente sulla neve" e nel "Ritorno sul Don", Giulio Bedeschi in "Centomila gavette di ghiaccio e in " Nikolajewka: c'ero anch'io", ma anche Nuto Revelli, Don Carlo Gnocchi e Eugenio Corti citano questa battaglia. Mi auguro che nessuno mai possa togliere l'insegna che scopriamo oggi perchè ci sarà sicuramente un bambino che chiederà ai propri genitori cosa vuol dire quel nome e spero che essi sappiano dare la risposta adeguata trasmettendo così un messaggio di pace. Ringrazio gli Alpini e le Associazioni combattentistiche e d'arma che in questa occasione si sono riunite al di là di cappelli e divise, tutti i cittadini, la comunità del Villaggio del Sole e i Consiglieri comunali presenti oggi."

Durante la cerimonia è intervenuto anche Natalino Schievano, capogruppo Alpini Villaggio del Sole: "Abbiamo scelto questa via, che si trova nel centro del quartiere, per dare un segno di unità, in ricordo dei caduti di tutte le guerre e in particolare di Nikolajewka perchè la pace deve essere preservata giorno per giorno. Ringrazio in modo particolare i due reduci Domenico Tizian e Antonio Seraglio".

Giuseppe Galvanin, presidente della sezione Ana Vicenza, ha annunciato che proporrà al sindaco l'intitolazione di una via a Ponte di Perati, in ricordo dei caduti in Grecia, dove, come in Russia il battaglione di Vicenza si è distinto.

La cerimonia si è conclusa, dopo la preghiera recitata da don Mariano, parroco di Villaggio del Sole, con lo svelamento dell'insegna per mano del vicesindaco Moretti e l'esecuzione de "Il Silenzio".

Il 26 gennaio 1943 le truppe italiane in ritirata, dopo il fallimento dell'offensiva verso il Caucaso, vennero sorprese da quattro aerei dell'Armata Rossa asserragliatesi nel villaggio di Nikolajewka. La divisione italiana Tridentina iniziò l'assedio al villaggio riuscendo a sostenere un nemico con più armi pesanti e artiglieria. Grazie anche al sostegno di altri battaglioni, la Tridentina, guidata dal generale Luigi Riverberi riuscì ad aprire un varco fra le linee russe grazie all'impegno dell'unico carro armato tedesco ancora utilizzabile. Nonostante la perdita di numerosi soldati italiani, migliaia dei quali furono imprigionati nei campi sovietici, la battaglia di Nikolajewka fu un successo strategico perché le truppe dell'Asse, il 31 gennaio 1943, riuscirono a raggiungere Shebekino, località al di fuori della "tenaglia" russa.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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