Nuova manovra e Cisl Vicenza: ora è scontro. Refosco: "anche sciopero se necessario"
Mercoledi 31 Agosto 2011 alle 14:21 | 0 commenti
"Qualcuno ha sostenuto che fino ad oggi il comportamento della CISL sia stato fin troppo responsabile e moderato, da oggi la nostra mobilitazione sarà ferrea ed inamovibile". Queste le parole di Gianfranco Refosco, segretario generale CISL Vicenza, all'incontro organizzato oggi presso la sede del sindacato ed avente come fine ultimo quello di mettere in luce la posizione della CISL in relazione alle ultime modifiche della manovra finanziaria emanata dal Governo (foto d'archivio VicenzPiù, Refosco con Bonanni).
"Riteniamo che i nuovi interventi sulle pensioni di anzianità ," continua Refosco, "che andrebbero a colpire duramente ed ingiustamente il conteggio tra gli anni di lavoro degli anni di studio universitario ed di servizio di leva, siano assolutamente inaccettabili e da condannare. Questo è solo uno dei punti che non ci vedono d'accordo con la finanziaria, per la quale noi della CISL avevamo fissato tre punti focali su cui ci premeva fossero attuate delle modifiche: i tagli ai costi della politica, partendo dai tagli istituzionali riferiti a province e comuni secondari, per passare poi agli stipendi dei politici, i benefit ed altro ancora; l'intervento di tassazione dei patrimoni più elevati ed infine l'evasione fiscale considerata sia nei grandi capitali sia in quelli più modesti. A questo si aggiungano poi altre gravi mancanze poste in essere da questa manovra, ad esempio in relazione ai contributi di solidarietà . Unici punti che ci vedono concordi e soddisfatti sono l'aumento della tassazione delle rendite finanziarie, l'abbassamento dell'importo massimo in contanti per le transazioni economiche, la regolamentazione dei tirocini ed il rafforzamento del ruolo della contrattazione, tutte cose che per altro derivano dalle forti pressioni che abbiamo posto in essere in questi anni e che ora hanno dato i loro frutti. Si mette quindi in luce l'incapacità di questo Governo di formare e perseguire un'idea chiara di manovra economica, di seguire una linea che non sia semplicemente un susseguirsi di norme emanate o ritirate a seconda della risposta positiva o negativa pervenuta dalla comunità " . Riguardo poi ciò che sarà l'operato della CISL, Refosco aggiunge: "già per la giornata di domani è stata indetta un'importante manifestazione fuori dal Senato ed in aggiunta a ciò saranno tenuti in considerazione tutti gli strumenti di pressione di cui disponiamo al fine di tutelare i diritti dei lavoratori, anche lo sciopero generale se fosse necessario". Intervengono alla conferenza anche i segretari di varie categorie di lavoratori, tra cui Raffaele Consiglio, segretario generale FIM, che dichiara: "i lavoratori metalmeccanici si sono sentiti colpiti soprattutto dalla revisione delle pensioni in relazione all'anno prestato come servizio militare ed ora non più conteggiato ai fini della pensione di anzianità . Ci mobiliteremo insieme alla CISL ed agli altri sindacati per difendere i nostri diritti, anche se non appoggiamo lo sciopero indetto dalla CIGL per il 6 settembre, perché penso non persegua la tutela di tutti gli interessi in gioco ed anzi indebolisce il nostro tentativo di operare in modo unito". Alla FIM si aggiungono anche le voci del sindacato dei pensionati, che, anche se non colpiti direttamente dalla manovra sulle pensioni, si vedono attaccati in particolar modo sull'assistenza sanitaria ed i suoi costi; il sindacato insegnanti, che condanna le nuove norme sulla tredicesima ed i buonuscita, il sindacato dei commercianti ed operatori nel turismo, che per voce di Enrico Peron condanna le nuove direttive sugli orari di apertura ed esercizio delle attività commerciali, definendole "la distruzione di quell'ordine che proprio le norme erano riuscite a dare". Insomma un quadro tutt'altro che di facile risoluzione, condito dai dissapori di quasi tutte le categorie sociali ad esclusione proprio della sola che tutti avrebbero voluto vedere almeno una volta attaccata e giustamente revisionata, la classe politica.
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