Convenzione "tennis Piarda", Pdl a Variati: "senza gara è illecita. E con danni erariali"
Mercoledi 3 Ottobre 2012 alle 18:26 | 0 commenti
Gerardo Meridio, Francesco Rucco, Lucio Zoppello, Arrigo Abalti, Marco Zocca, Valerio Sorrentino, Consiglieri Pdl - Interrogazione
Argomento : Nuova convenzione per gestione campi da tennis in via Piarda.-
La presente interrogazione ha ad oggetto la delibera di Giunta Comunale 235/43098 del 20 giugno u.s., pubblicata il sette settembre u.s. Su proposta dell'Assessore allo sport Umberto Nicolai (nonché Presidente Provinciale del CONI) la Sua Giunta ha deliberato, con l'atto amministrativo sopra indicato, una nuova convenzione di concessione degli impianti sportivi di Contrà della Piarda.
Premessa.
E' sicuramente noto che le disposizioni comunitarie e la legislazione italiana vigente impongono, in relazione alla concessione di beni patrimoniali dai quali derivi un'entrata per le pubbliche amministrazioni (enti locali), il ricorso al pubblico incanto (ergo: procedura di evidenza pubblica aperta a qualsiasi interessato): la legislazione vigente, non consente quindi di procedere al rinnovo o alla proroga automatica dei contratti in corso.
E' altrettanto noto che il mancato esperimento di una procedura competitiva circa l'assegnazione di un bene pubblico suscettibile di sfruttamento economico, introduce una inammissibile barriera all'ingresso al mercato, determinando una lesione alla parità di trattamento, al principio di non discriminazione ed alla trasparenza tra gli operatori economici in violazione dei principi comunitari di concorrenza e di libertà di stabilimento.
E' altresì sicuramente noto, ancora, che la stessa Corte Costituzionale ha avuto modo di concordare con il Consiglio di Stato nel ritenere che non vi siano margini di tutela dell'affidamento dei precedenti concessionari, attraverso proroghe legali o amministrative, salvo casi eccezionali in cui si debba ripristinare la durata di un rapporto concessorio illegittimamente abbreviato rispetto alla sua scadenza naturale, o per il tempo strettamente necessario alla definizione delle procedure per la stipula dei nuovi contratti.
Non sfugge poi che il rispetto di queste prescrizioni e dei principi comunitari ad essi sottostanti, si traduce sotto il profilo amministrativo, che più in questa sede interessa, in un ovvio ed irrinunciabile profilo di buona e trasparente amministrazione.
Per il non creduto caso in cui non tutti ricordassero la storia, recente o meno, della concessione dell'impianto sportivo di via della Piarda, si riassume quanto segue.
Con determinazione PGN 42263 del 2005 gli impianti di Contrà della Piarda erano stati assegnati sino al 31 agosto 2011.
Con una prima deliberazione n. 101 del 13 aprile 2011, la Giunta ha prorogato al 31 agosto 2013 (due anni) la convenzione del 2005 in scadenza al 31.8.2011, sulla scorta delle seguenti motivazioni (relazionate dall'assessore allo sport -nonché pres. prov. CONI- Umberto Nicolai):
- non sarebbe stata del tutto definita la possibilità di destinare l'area di Contrà della Piarda a parcheggio, e la Sua Amministrazione stima(va) in almeno due anni il tempo necessario per la piena operatività dell'intervento urbanistico all'attenzione della Regione Veneto;
- vi sarebbe stato un (presunto) "forte rischio" di infruttuosità dell'espletamento di una gara di evidenza pubblica (gara prescritta, peraltro, dalla legge).
Sulla premessa poi che il Genio civile nell'estate 2011 (la scadenza della convenzione era come ricordatoLe al 31 agosto 2011) avrebbe effettuato un "importante intervento" con chiusura di uno dei sei campi degli impianti (Assessore Nicolai, Giornale di Vicenza 19.06.11) per qualche (asserito) "mese", oltre alla proroga, la Giunta, su proposta dell'assessore Umberto Nicolai, si è preoccupata anche della (presunta) perdita di introiti del gestore, e dunque ha deliberato una riduzione del canone da €. 8500,98 ad €. 6.500,00.
Riassumo per comodità :
a) la Amministrazione Comunale, a fronte di una presunta chiusura di 1 su 6 campi presenti nell'impianto sportivo della Piarda che si sarebbe protratta per "qualche mese", delibera una proroga di due anni; b) riduce altresì il canone di locazione a vantaggio del concessionario (per tutti e due gli anni di proroga concessa a fronte di non meglio precisati mesi di parziale chiusura dell'impianto) a fronte di presunti "mancati introiti" per la chiusura di un campo su sei.
L'"importante intervento" del genio civile, a cui erano ricollegati mancati introiti privati sulla scorta dei quali la Giunta ha deliberato una consistente riduzione del 30% annuo del canone di affitto dell'impianto sportivo, non ci risulta essersi mai concretizzata: con conseguenti immotivata ed illegittima proroga della convenzione in essere, con minori introiti per l'Amministrazione e dunque con evidente danno erariale.
Arriviamo dunque alla delibera 235-43098/2012.
- Nella relazione alla delibera di aprile 2011 non era ancora "definita la possibilità di destinare a parcheggio l'area" della Piarda, e veniva stimata "in due anni il tempo necessario per la piena operatività dell'intervento urbanistico ora all'attenzione della Regione" (peraltro, sulla stampa del 19 giugno 2011 dava già atto per bocca dello stesso assessore Nicolai che l'Amministrazione aveva già un definitivo diniego da parte della Regione alla realizzazione del parcheggio).
- Nella relazione alla delibera del giugno 2012, si esprime una intenzione dell'Amministrazione Comunale, da realizzarsi "nei prossimi anni", di dare "una destinazione urbanistica a parcheggio" all'area, evidenziando come non si preveda "uno sblocco a breve della questione con la Regione Veneto dell'Amministrazione Comunale" che "troverà presumibilmente soluzione tra qualche anno".
Sulla scorta di tali premesse, sempre futuristiche, nonché sulla scorta di una richiesta da parte del privato in data 10 maggio 2012 con la quale si propone a trattativa privata una "nuova convenzione" di 6 anni, la sua Giunta ha deliberato non più una (già illegittima) proroga a canone ridotto per motivazioni inesistenti, ma una nuova convenzione di cinque anni e ad un canone ulteriormente ridotto di 5.000,00 €., oltre spese di manutenzione come da progetto privato.
Omettendo dunque l'indizione di una gara pubblica come prescritto dalla legge, e con ciò pregiudicando la possibilità per la pubblica amministrazione di valutare offerte più convenienti.
Tutte le legislazioni regionali adottate in attuazione dell'art. 90 della legge 289/2002 art. 90, per l'affidamento in gestione degli impianti sportivi prevedono con norme di diritto positivo l'individuazione dei concessionari in base a procedura di evidenza pubblica, in conformità alle direttive comunitarie ed alla legislazione nazionale, in attuazione di un normale principio non solo di libero accesso alla concorrenza ma di buona amministrazione.
Si chiede pertanto di avere risposta ai seguenti quesiti:
a) se la Sua Amministrazione non ritenga che per amministrare correttamente occorra - oltre al rispetto delle norme- basarsi sui fatti concreti e non su teoriche previsioni.
b) se la Sua amministrazione non ritenga di proporre alla Sua Giunta una revoca in auto tutela di tale delibera, per evitare eventuali ricorsi in via Amministrativa contro tale atto e ripristinare responsabilmente una situazione di legittimità amministrativa: predisponendo immediatamente un bando di gara che garantisca alla pubblica amministrazione di identificare il miglior contraente in conformità alle disposizioni di legge;
c) se non ritenga di chiedere al Suo Assessore allo sport le dimissioni e/o di revocarne la delega, atteso l'evidente conflitto di interessi generato dalle sue contemporanee, molteplici e confuse vesti di amministratore della cosa pubblica e di rappresentante provinciale di un Ente oggi attivamente operante sul piano economico nel territorio Comunale.
d) se non ritenga, alla luce di quanto si è sopra evidenziato di fare una serena e pubblica autocritica alla miopia manifestata a fronte della interrogazione presentatale già lo scorso anno dai sottoscritti consiglieri comunali, relativamente al doppio ruolo dell'Assessore Umberto Nicolai in relazione alla vicenda dei centri estivi;
e) se non ritenga, alla luce di quanto richiesto al punto c) ed al punto d), di verificare presso l'Assessorato allo Sport se gli eventi sopra descritti abbiano causato danni erariali al Comune, al fine di prevenire responsabilità anche contabili a carico dell'Amministrazione e dunque dei cittadini tutti.
E' gradita anche risposta scritta.
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