"Nun te regghe più": lettera ai deputati vicentini per adeguamento stipendi
Martedi 22 Maggio 2012 alle 11:39 | 0 commenti
Nun te regghe più  -  Procede a distanza di poche settimane dalla chiusura della raccolta di firme il percorso della proposta di legge popolare del gruppo "Nun te regghe più" per "l'adeguamento alla media europea degli stipendi e delle indennità dei politici e funzionari pubblici italiani".
Dopo la consegna delle 120 mila firme e l'incontro con il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini del 29 marzo scorso, si è proceduto al controllo ed alla convalida delle firme presentate e la proposta di legge è stata iscritta come Atto della Camera n°5105 ed in data 3 maggio 2012 con annuncio nella seduta n° 627 è stata assegnata alla Prima Commissione Permanente Affari Costituzionali.
I referenti vicentini del gruppo, forti del grandissimo consenso ottenuto all'iniziativa in provincia, hanno scritto ai sei deputati vicentini, Manuela Dal Lago, Manuela Lanzarin, Daniela Sbrollini, Stefano Stefani, Massimo Calearo e Giorgio Conte, una lettera per richiedere loro un incontro allo scopo di relazionare in modo approfondito i contenuti dell'iniziativa e per richiedere ad essi di rappresentare i cittadini vicentini cercando di farla discutere ed approvare in tempi celeri.
Nei prossimi giorni renderemo conto di quali deputati accetteranno di discutere con i referenti su questa tematica e riporteremo i riscontri degli incontri che si svolgeranno.
Segue testo della la lettera spedita ai deputati vicentini via mail e via raccomandata A/R:
Vicenza, 16 maggio 2012
Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio 1, 00186 Roma
Deputato Calearo Massimo, Deputato Conte Giorgio, Deputato Dal Lago Manuela, Deputato Lanzarin Manuela, Deputato Sbrollini Daniela, Deputato Stefani Stefano
Preg.mo Onorevole,
Le scriviamo, come referenti per il Vicentino del movimento "Nun te regghe più" ("Ntrp"), nato spontaneamente su Facebook e attualmente forte di oltre 104.000 membri, per invitarLa a sostenere in Parlamento la nostra proposta di legge popolare il cui unico articolo recita: "I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità , tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti".
E' il nostro un movimento totalmente apartitico che ha promosso e portato a termine una grande iniziativa di civiltà e democrazia. La nostra raccolta firme, nonostante la totale assenza di sponsor politici ed economici e l'ostracismo di tutti i mass media istituzionali, fatta eccezione per alcune testate giornalistiche locali, ha fatto registrare un fortissimo riscontro tra i cittadini e nel giro di poche settimane - grazie agli sforzi profusi dai volontari, esclusivamente con mezzi e a spese proprie - sono state raccolte circa 120.000 sottoscrizioni, doppiando abbondantemente il "quorum" minimo di 50.000 necessario per la presentazione in Parlamento delle proposte di legge popolari. Tutte le firme sono state consegnate in Cassazione il 29 marzo scorso da Mario Rigli, fondatore del gruppo, accompagnato da una delegazione del nostro movimento rappresentativa dell'intero territorio nazionale. Nella stessa giornata c'è stato un incontro a Montecitorio tra il Presidente della Camera, l'onorevole Gianfranco Fini, e i nostri delegati. In quella sede abbiamo riportato all'onorevole Fini le motivazioni della nostra iniziativa e chiesto che l'iter dell'iniziativa non subisca intoppi e proceda velocemente verso la discussione alla Camera. Alla proposta è stato assegnato l'atto della Camera n° 5105 e dopo il controllo delle firme è approdata in 1^ Commissione Affari Costituzionale della Presidenza del Consiglio e Interni.
Il popolo chiede, soprattutto in una fase di profonda crisi come quella attuale, una maggior equità e l'eliminazione dei privilegi di politici e dirigenti pubblici. Equità raggiungibile, appunto, riconducendo ogni cosa all'interno degli standard europei. L'approvazione e l'applicazione della nostra proposta di legge - siamo certi - riporterebbe un minimo di serenità e distensione nei rapporti tra politici e funzionari pubblici e cittadini, favorendo l'apertura di una nuova fase di maggior dialogo e la riduzione della distanza tra le parti, a nostro avviso indispensabile per affrontare e superare l'attuale momento.
Venendo alla realtà del Vicentino, è la nostra provincia, con oltre 9.000 firme (nel Veneto sono state raccolte 20.000 firme), quella in cui è stato conseguito il record assoluto di consensi. I cittadini vicentini hanno sposato con convinzione questa iniziativa, dimostrando grande partecipazione e volontà di cambiamento per il futuro del nostro Paese e delle sue istituzioni. Pertanto, con la presente La invitiamo a un incontro per illustrarLe meglio la portata della nostra iniziativa e per concordare con Lei le possibili azioni da intraprendere per arrivare alla discussione e all'approvazione in tempi brevi della nostra proposta di legge.
Siamo sicuri, infatti, che Lei - in virtù del suo ruolo di rappresentante del Popolo e della sua volontà sovrana, perfetta espressione del principio di democrazia indiretta sancito dalla nostra Costituzione - saprà tenere in debito conto il consenso ottenuto nel nostro territorio da questa iniziativa, rappresentando degnamente i cittadini vicentini davanti alle Istituzioni.
In attesa di un Suo riscontro, Le porgiamo distinti saluti
GRUPPO "NUN TE REGGHE PIU'" VICENZA, Dalla Pozza Luciano
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