Inchieste | Quotidiano |

Nubi dense su palazzo Trissino

Di Marco Milioni Domenica 25 Settembre 2011 alle 18:58 | 0 commenti

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A dispetto di un autunno mite c'è una perturbazione politica di non lieve entità in arrivo sulla politica comunale vicentina. Una perturbazione fatta di punti interrogativi sulla Fiera, di inchieste della Corte dei Conti sui cda delle controllate Aim e di indagini della procura sui Magazzini Generali: e sono dubbi ancora tutti da sciogliere.

Mercante in fiera. Che cosa succederà al cosiddetto raddoppio della fiera di Vicenza? Come mai un progetto strombazzato così tanto sui media s'è stranamente fermato? Come mai l'idea griffata Albanese Maltauro & friends s'è persa per strada? Nessuno ha aperto bocca. L'unica spiegazione, fumosa peraltro, appare su Il Giornale di Vicenza on-line del 9 settembre: «Tutto parte a quanto pare da un controllo operato dalla Corte dei Conti regionale su un edificio in zona Fiera in cui sarebbe stato rilevato che il Comune di Vicenza, storicamente, non avrebbe applicato una disposizione del 1942 sul rispetto delle volumetrie. Ebbene tale rilievo ha indotto gli uffici comunali a ritenere una possibile ricaduta della norma sul futuro padiglione della Fiera che sulla carta non rispetterebbe tali volumetrie». Che significa? Significa che l'amministrazione per anni non ha applicato le norme dello Stato alla zona industriale che sarebbe tutta o mezza abusiva? C'è chi come Franca Equizi o il comitato contro gli abusi edilizi lo sostiene da anni. Ci sono inchieste che a palazzo Negri sono andate avanti dio solo sa come. E la cosa è nota. Ma da dove salta fuori questo improvviso dubbio da parte di un comune che si è lasciato sfuggire di tutto? Basti pensare il caso della banca fantasma di piazza Matteotti. Non è che per caso dalle parti della Maltauro si sono accorti che l'incarico ricevuto dalla fiera, così pensato almeno, non è più tanto remunerativo? Non è per caso che qualcuno stia pensando, con la scusa di una autorizzazione che non arriva, di fingere di domandare i danni alla Fiera o al comune per chiudere extragiudizialmente un contenzioso farlocco creato ad hoc?

Magazzini. Generali allo sbaraglio. Allo stesso modo risulta kafkiana la vicenda dei Magazzini Generali. Dopo la storia del buco, più o meno gigantesco, lasciato sulle spalle della collettività dal precedente board, si è saputo di una inchiesta avviata dalla procura. Ora però quell'indagine è sparita dai media e soprattutto i soci di MG, tra i quali il comune, sembrano non avere interesse alcuno a far sapere all'opinione pubblica se si sia trattato solo, si fa per dire, di un caso di colossale incapacità o di un caso di malaffare. Frattanto sempre il GdV parla di una intesa con un privato triestino sfumata proprio in forza delle cattive acque economiche in cui il privato, di cui non si fa il nome, starebbe viaggiando. Ma è sfiga o i "paroni" di MG si vanno inevitabilmente a ficcare nei guai perché lo vogliono? Chi sono questi generali allo sbaraglio? Oltretutto fino ad oggi mai nessun politico, se si esclude un pigolìo del consigliere comunale Maurizio Franzina del Pdl, mai nessuno ha chiesto alla magistratura di scoprire i responsabile e obbligare loro a ridare il maltolto alla collettività. No, la via d'uscita per saldare i debiti qual è? La solita speculazione immobiliare con buona pace dei contribuenti.

Aim e i compensi d'oro. Per ultima ma non da ultima è ritornata sul tappeto la questione dei cosiddetti compensi d'oro in capo alle controllate di Aim. La vicenda è stata ben descritta sui media in questi giorni ed è inutile tornare su cifre e rilievi che sono stati adeguatamente sviscerati. Da quanto emerso sui giornali però si evince che Aim e comune nel definire gli emolumenti di amministratori delle controllate hanno esagerato nell'aprire i cordoni della borsa tanto che la Corte dei Conti ha chiesto a uomini della precedente gestione di centrodestra come a quelli della attuale di centrosinistra di riconsegnare all'erario pubblico quanto di spettanza. Dai rilievi dell'opposizione di centrodestra a palazzo Trissino si evince poi che l'attuale amministratore unico di Aim Paolo Colla percepirebbe ben più dei 40mila euro lordi sbandierati dal sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) al momento dell'insediamento del manager a San Biagio. Alla faccia della trasparenza. Stiamo passando dalle nubi alla nebbia fitta? Intanto da palazzo Trissino arrivano voci di nuovi bisticci in seno alla maggioranza di centrosinistra. Pare che qualcuno, non senza creare qualche mal di pancia alla giunta, abbia chiesto dati precisi sugli affidamenti forniti da comune, Aim e controllate varie, ai gruppi Miotti e Sartorello, ormai onnipresenti in ogni cantiere pubblico.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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