Notte dell'onestà veneta, Berti e M5S davanti a villa Galan: "dimettiti!"
Domenica 25 Gennaio 2015 alle 20:08 | 0 commenti
Il candidato presidente alla Regione Veneto per il Movimento 5 Stelle Jacopo Berti racconta la “Notte dell'onestà “ in Veneto organizzata davanti alla villa di Giancarlo Galan
I cittadini pervenuti da ogni angolo della regione per partecipare alla “Notte dell'onestà “ in Veneto hanno manifestato la voglia di legalità e il desiderio di giustizia che cresce nel cuore di tutti i veneti onesti.
Nonostante la difficile sfida organizzativa, quella di svolgere la parte centrale dell'evento non in un luogo di facile accesso ma a Cinto Euganeo -davanti alla villa dell'ex governatore ora agli arresti Galan-, la manifestazione è stata partecipata ed il messaggio recapitato a gran voce: “Galan dimettiti!â€
Circa cinquecento attivisti sono giunti con diversi pullman dalle province di appartenenza. Il tutto organizzato in meno di una settimana. Il ringraziamento va allo splendido lavoro dei Meetup e al supporto delle forze dell'ordine.
Con lo stesso spirito di determinazione affronteremo la sfida elettorale contro i partiti. Come abbiamo dimostrato ieri, non abbiamo paura di nessuno. L'onestà è il nostro coraggio.
Il problema della corruzione nella nostra regione è molto sentito dai cittadini di tutta Italia. Da Piazza del Popolo i parlamentari Alessandro Di Battista, Paola Taverna, i nostri eletti veneti, il maestro Dario Fo (in collegamento) ed altri, hanno espresso la loro indignazione per lo scandalo Mose e il loro augurio a me e a tutto il M5s veneto, di riuscire a portare un cambiamento in favore della legalità in questa regione.
Se alla loro voce si unirà quella di tutti i veneti onesti, alla protesta seguiranno subito azioni concrete da parte del M5s. “Onesti per fare cosa?†Ci chiedono alcuni. La risposta, chiarissima è questa.
La prima cosa che faremo in regione sarà un pacchetto/legge anticorruzione; stop ai vitalizi; fuori i condannati dalla regione; stop degli stipendi ai politici condannati; più soldi ai veneti e non alla politica: tagli forti alla macchina dei partiti e utilizzo delle risorse recuperate verso imprese e sociale.
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