Notai vicentini critici sulle liberalizzazioni
Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 23:36 | 0 commenti
Una riforma ridondante, laddove non criticabile. Notai vicentini in disaccordo con gli intenti della manovra pensata dal governo per aprire il mercato della categoria. "Alcune disposizioni previste dalle norme erano già da prima in uso tra i professionisti - spiega Vito Guglielmi, presidente dell'ordine notarile, mandamento di Vicenza e Bassano - come l'assicurazione obbligatoria, le norme in materia di procedimenti disciplinari, le regole sulla pubblicità informativa e il praticantato delle nuove leve".
No secco invece nei confronti degli altri provvedimenti, come l'allargamento della pianta organica di 500 unità in tutta Italia (secondo le stime nel vicentino i professionisti nei prossimno triennio potrebbero salire da 54 a 70) e l'aboolizione dei parametri per le tariffe standard. "In questo modo -sottolinea Guglielmi - si rischia di arrivare a una svalutazione del concorso notarile, oltre a una concorrenza selvaggia che rischia di compromettere la qualità della professione. Consulenze a prezzi stracciati mettono in pericolo la qualità dei controlli aprendo all'eventualità di dover ricorrere alla giustizia, con dispendio di tempo e risorse". No infine alle Srl semplificate -le cosiddette società "un euro" - possibilità imprenditoriale aperta agli under 35 con controlli più snelli e quindi a rischio infiltrazioni illecite, e alle società tra professionisti, connubio tra privato e un organo terzo come il notaio in grado di metterne a rischio l'imparzialità .
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