Non vedo, non sento, non parlo
Mercoledi 4 Luglio 2012 alle 10:00 | 11 commenti
In tutta la giostra del caso Uil c'è una questione di fondo che rimane in sospeso. Quanto raccontato sino ad oggi da VicenzaPiù è di una gravità inaudita perché mette in una pessima luce un soggetto come il sindacato che dovrebbe avere come primo interesse la tutela dei lavoratori. In questo scenario le strade percorribili dal buon senso sono due (nella foto la facciata, silente, della Uil di Vicenza).
Primo, tutto è inventato. Allora i soggetti che hanno lanciato accuse, redatto note e scritto lamentele, vanno censurati al più presto mentre il sindacato per tutelare sé stesso e i lavoratori dovrebbe prendere posizione in modo netto, forte e udibile da tutti. Ma questo non è avvenuto. Secondo, tutto, o molto, è vero. Allora il sindacato ha una colpa ancora maggiore. Perché o è colluso con chi si è comportato scorrettamente o non è in grado di ripristinare un minimo di correttezza interna.
Altrettanto preoccupante è il comportamento degli altri sindacati che in tutta questa vicenda non hanno espresso un giudizio su colleghi coi quali poi sono andati o andranno magari a trattare in delegazione dalla controparte. Come mai? Lo stesso vale per la politica, che è sempre la prima ad attaccare il sindacato su questioni contrattuali o sulla riforma del lavoro (vedasi la querelle Fiom-Fiat), ma che sta invece stranamente zitta di fronte a casi del genere. La cosa per caso è dovuta a qualche liason partitica tra qualcuno dei protagonisti della vicenda?
Ma il silenzio che più rattrista è quello della stampa regionale e locale le quali di fronte ad una situazione tanto eclatante hanno deciso di non raccontare alcunché, nonostante la cosa sia già finita sui media nazionali. Frattanto registriamo le parole di Silvana Bianchi, titolare della Bts, la quale sottolinea che «la sua ditta ha agito correttamente e in piena coscienza». Alle brevissime comunque VicenzaPiù pubblicherà una intervista esclusiva alla Bianchi nella quale saranno evidenziate le ragioni dal punto di vista dell'impresa.
sono finiti quei previlegi della casta,
con capodanno, pasqua e natale di riposo e lo facevano stare a casa tutte le mattine, mentre noi dovevame fare il suo turno avvicendato
w la Uil!!!
Gli dò un pò di tempo , poi , se come sembra sarà una cosa all'italiana prendendo solo i pesci piccoli giusto per aggiustare la facciata, sarò un ex iscritto
come dire che io vengo a rubare a casa tua e quando mi beccano dico che l'ho fatto in buona fede, che mi ha detto Maule a rubare, il sindacato ha giudicato, tu non conosci Barletta, noi lavoratori si, la Uil ha deciso!!!!!!!! viva la Uil!!!!!!
"ogni versamento «... della Bts, sollecitato con insistenza da Mirko Maule," per " un accordo a scapito dei loro interessi "( dei lavoratori ) ,«... il giorno 13 gennaio 2012 il signor Maule Mirko ha telefonato alla signora Bianchi intimandole il pagamento di 800 euro a fronte di un accordo sindacale, stipulato nel mese di dicembre come da copia allegata, in caso di mancato pagamento il giorno dopo il sig. Maule Mirko ci avrebbe mandato l'ispettorato del lavoro cercando di farci chiudere. Dopo questa minaccia (..)"
Bullo non è nè socio nè amico, ma la sua reputazione è da persona per bene. La Uil come soggetto giuridico e collegiale , non può per concetto essere considerata stupida o intelligente. E' come dire che l'Italia è stupida. Solo , da quel che leggo, ti prego di distinguere Uil e Uil trasporti, di fatto responsabile, di fatto commissariata .
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