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Non autosufficienza, Sernagiotto: sfida è affidare domiciliarità a case di riposo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Marzo 2012 alle 16:30 | 0 commenti

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Remo Sernagiotto, Regione Veneto - L'Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto ha incontrato oggi a Palazzo Balbi, sede del Governo veneto, i responsabili delle strutture residenziali per anziani, disabili e non autosufficienti (sono 285 in tutto l'80% pubbliche) per fare il punto sul loro percorso di trasformazione in centri di servizio aperti al territorio e alla domiciliarità come previsto dalla proposta di Piano socio sanitario regionale 2012-2014 ora in discussione in Consiglio regionale.

"La vera sfida del 2012 nel campo della non autosufficienza - ha detto l'Assessore - a mio parere, sarà quella di una domiciliarità dei servizi (assolutamente da potenziare) e di una residenzialità che siano gestite interamente dalle case di riposo".Così diventeranno davvero centri di servizio - prosegue - cioè soggetti attivi e liberi, strumenti agili in grado di fornire servizi flessibili, nel principio della sussidiarietà orizzontale che osservino scrupolosamente le direttive della Regione e che mantengano il controllo rigoroso dei costi. E' stato un incontro estremamente positivo. - ha commentato Sernagiotto - Ho riscontrato una grande condivisione e puntiamo a presentare all'inizio estate una prima proposta comune sulla base della quale incontrare i sindaci, prima di passare alla fase di politica regionale per mettere in campo il nuovo modello nel 2013''. Sernagiotto ha ricordato che le risorse disponibili per la domiciliarità sono scese, per il 2012, a 90 milioni, rispetto ai 118 del 2010 e ai 112 dell'anno scorso mentre è stato cancellato il fondo nazionale per la non autosufficienza. Sernagiotto ha detto di aver chiesto che il fondo venga reintegrato e che la domiciliarità faccia parte degli stessi livelli essenziali di assistenza definiti per i servizi residenziali. Sottolineando come ''il costo per una persona domiciliare incida sulle famiglie per 1500-1600 euro al mese in meno rispetto agli ospiti residenziali'', Sernagiotto ha detto di auspicare che venga imitato il modello di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. ''Il nostro problema e' quello di avere troppa residenzialita', pari al 50%. Sarebbe ideale raggiungere il 65 per cento di domiciliarita', che, attraverso il riconoscimento della domiciliarita' come lea, permetterebbe di servire 35.000 persone al posto delle attuali 25 mila, senza aumentare i costi dei servizi''.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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