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Non autosufficienza, Inpdap: in arrivo contributo al comune

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 5 Marzo 2012 alle 15:19 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Sempre più anziani, non autosufficienti, soli e con ridotta capacità di spesa, cui si aggiungono contributi economici sempre più limitati da parte degli enti pubblici. È il quadro a tinte fosche che interessa il Paese in generale, e Vicenza in modo particolare. Basti pensare che l'indice di vecchiaia risulta qui più alto della media regionale: 161 anziché 140 ultrasessantacinquenni ogni 100 bambini tra 0 e 14 anni.

Ciò significa che aumenta l'intervallo di vita in cui la persona può ritrovarsi in una condizione di non autosufficienza. Infatti, se a Vicenza nelle coppie di anziani (5.956 nuclei nel 2010, pari all'11,4% delle famiglie) il modello assistenziale "anziano curato da anziano" funziona nel 33% dei casi di non autosufficienza, sono sempre più numerose le coppie di anziani senza figli con difficoltà a curare il partner con ridotta autonomia. A ciò si aggiunge il problema del continuo aumento delle famiglie mono-persona, quasi 8 mila nel 2010 (pari al 15% delle famiglie), di cui l'80% è donna.  

Di qui la necessità di puntare su progetti sperimentali ed innovativi, come fa l'Inpdap (Istituto nazionale di previdenza dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche), che, con l"Home Care Premium", ogni anno ricerca, seleziona e finanzia progetti di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti, che possano diventare "best practice" a livello nazionale e non solo. Al bando pubblicato dall'ente a fine 2011 ha partecipato anche il Comune di Vicenza, aggiudicandosi un contributo di 31.500 euro sui 35 mila complessivi richiesti dal progetto presentato, "Rete di sicurezza, anziani a casa ma sicuri", rivolto ai pensionati e assistiti Inpdap non autosufficienti e ai loro famigliari residenti in città.
"Ancora una volta il nostro territorio dimostra di saper fare rete - sottolinea l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - di fronte ad una situazione in cui il Comune da solo non può far fronte a tutte le esigenze delle famiglie con anziani. A Vicenza circa l'11% degli over 65 non è autosufficiente e, grazie al contributo Inpdap, potremo sostenere in vario modo una cinquantina di persone che non usufruisce già di altre prestazioni assistenziali pubbliche". "Sono sette i progetti che l'istituto ha finanziato in tutto il Veneto - spiega Michele Salomone, direttore regionale Inpdap, ricordando tra l'altro la recente confluenza dell'istituto nell'Inps -, di cui due a Vicenza, dove su un bacino di circa 3.700 dipendenti pubblici pensionati, stimiamo siano 270 i non autosufficienti. Siamo lieti di aver siglato questa convenzione che confidiamo possa essere riproposta anche nei prossimi anni". Nel dettaglio, in collaborazione con l'Ulss 6 e l'Ipab di Vicenza, la convenzione prevede che il Comune eroghi contributi a 20 dipendenti pubblici e pensionati Inpdap o ai loro coniugi conviventi o ai loro familiari di primo grado, che si trovino in situazioni di alta gravità in quanto a salute, autosufficienza, rapporti sociali e situazione economica (valutazione Svama), con particolare attenzione alle persone con disturbi cognitivi e in attesa di essere inseriti in case di riposo che svolgono servizi specifici per malati di Alzheimer (nel 2011 i 37 nuovi ingressi complessivi nei 10 centri servizi, di cui sei nell'Ulss 6, hanno atteso in media 85 giorni). In secondo luogo, il progetto prevede la formazione delle assistenti familiari di circa 10 famiglie di persone non autosufficienti, con possibilità di affiancamento di operatori della rete dei servizi pubblici; ma anche l'offerta di un servizio di riabilitazione cognitiva domiciliare per almeno 10 malati di Alzheimer (attraverso tecniche espressive finalizzate a mantenere le capacità comunicative) e la promozione, infine, delle cosiddette "palestre cognitive" a casa o nei centri diurni gestiti dall'Ipab per la prevenzione del decadimento cognitivo.  
Per ulteriori informazioni: Unità di direzione del settore Servizi sociali e abitativi, 0444 222580, [email protected].

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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