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Noi, vicentini a nostra insaputa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Ottobre 2013 alle 21:10 | 0 commenti

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Pubblichiamo di seguito l'articolo uscito sul quotidiano "la Repubblica" il 18 ottobre 2013 a firma di Ilvo Diamanti - Può sembrare un paradosso: la Procura della Repubblica di Vicenza indaga sul mostro urbanistico di Borgo Berga. Insediamento immobiliare e commerciale dove sorge il Tribunale. In altri termini: la Procura indaga su se stessa. Per essere più precisi, sulla propria residenza.

È l'esito dell'inchiesta condotta e pubblicata da Repubblica.it nei giorni scorsi, in seguito alla quale lo stesso procuratore capo, Antonino Cappelleri, ha affidato alla Guardia Forestale una serie di accertamenti per verificare se effettivamente le costruzioni abbiano violato "la norma".
Ma, in effetti, c'è poco di che sorprendersi. Perché la "norma" è il Blob immobiliare che si propaga intorno a Vicenza. Assimila la città al suo territorio. E lo rende progressivamente uguale. Omologo. Informe e, talora, deforme. Il Tribunale, in effetti, svetta. Altissimo. Imponente. Circondato da una plaga urbanistica - residenziale e commerciale - a ridosso del torrente (fiume) Retrone. Un nome ignoto a chi non abita a Vicenza. Come, d'altronde, il Bacchiglione. Salito agli onori della cronaca negli anni scorsi. In particolare, nel novembre 2010, quando esondò e alluvionò la città. Invase il centro storico. D'altronde, il Bacchiglione attraversa la campagna a Nord della città, dove tutti lo conoscono come Livelòn.
Il problema è che di campagna, ormai, ne è rimasta poca. Il terreno non assorbe più nulla. E la cura degli argini e del territorio, ormai, è sporadica. Così basta che piova forte per un paio di giorni e il torrente diventa un fiume in piena. Esonda. È avvenuto nel 2010, appunto. È capitato di nuovo l'anno dopo. E succederà ancora. Lì, oltre Ponte Marchese, entrato nel territorio di Vicenza, il Livelòn - oppure il Bacchiglione - costeggia l'area del Dal Molin. Fino a qualche anno fa un aeroporto civile. Dove ora sorge un villaggio costruito per accogliere i militari USA. Un progetto contro cui hanno protestato e marciato decine di migliaia di cittadini. Per anni. Inutilmente, visto che il villaggio è sorto ugualmente. E oggi si erge imponente. Una piccola Manhattan. A un quarto d'ora dal centro storico. Dalla Basilica palladiana, restituita, da un anno, all'antico splendore. Una meraviglia. Dalla terrazza domini la città e i dintorni. Puoi vedere il Dal Molin. E il nuovo Tribunale. Che sorge dall'altra parte della città. Verso il "basso vicentino". Non lontano dalla Basilica, appunto. E a due passi da Villa Capra Valmarana. La (famosa) Rotonda di Palladio. A conferma che a Vicenza, nel cuore del Nordest, i paradossi "ambientali" non esistono. Sono la "norma". Intorno al Bacchiglione e al Retrone, accanto alla Basilica e alla Rotonda: è tutto Dal Molin. È tutto Borgo Berga. Senza soluzione di continuità.
Vicenza e il suo territorio: progettati da Palladio e dagli immobiliaristi. Insieme. In modo indistinto. D'altronde, Palladio non è il nome di un centro commerciale? O forse no: di un impianto sportivo... Quanto alla Rotonda, in questa terra informe, "una" sola non basta. Non serve. Meglio 10-100-1000 "rotonde". Dovunque. Nei punti più impensati e impensabili. Piccole, medie, grandi e grandissime. Rotonde ovali e di molte altre forme diverse. Talora concatenate, come anelli di una collana. Rotonde finte e illusorie. (Qualche settimana fa ho imboccato una curva improvvisa contromano. Ero convinto fosse una rotonda...).
E allora perché stupirsi? Meglio non scandalizzarsi. Se la Procura ha sede in un Tribunale abusivo "a sua insaputa", anche noi viviamo in un territorio abusivo - a nostra insaputa. Siamo vicentini "a nostra insaputa".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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