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Noi politici poco seri, pagliacci gli europei: Grecia fallita

Di Giancarlo Marcotti Sabato 21 Febbraio 2015 alle 15:13 | 0 commenti

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Pagliacci! Non si possono definire in altro modo. Noi pensiamo, da provinciali, di avere politici poco seri, ma è l'Europa intera ad essere in mano a pagliacci. Sono pagliacci la Merkel, Tsipras, Juncker, Dijsselbloem, Varoufakis, Schauble, Weidmann e naturalmente anche Renzi ed Hollande ecc. ecc. Persone false e ipocrite che stanno distruggendo e portando alla fame un intero continente pur di non ammettere un fallimento che è sotto gli occhi di tutti.

Scusate, ma sono obbligato a chiedervi di riflettere su cose poco piacevoli, proprio ieri, 20 febbraio, la Caritas ha pubblicato il "Rapporto Europa" e l'Istat il documento "Noi Italia". I dati sono agghiaccianti.
Un italiano su quattro è a rischio povertà, 10 milioni di persone sono in condizione di povertà relativa, la povertà assoluta coinvolge l'8% delle famiglie.
In Sicilia più della metà delle famiglie vive in condizioni di deprivazione, erano un terzo nel 2009! Avete idea della gravità della situazione? E con quale velocità si sta espandendo?
Questi sono gli ultimi dati a disposizione e si riferiscono al 2013, ma nel 2014 il contesto è certamente peggiorato!!!
In Grecia la situazione è molto più grave rispetto alla nostra! E questi ci vengono a dire che "E' stata trovata una soluzione", il piano di aiuti è stato prorogato per quattro mesi, la Grecia avrà il tempo di fare le riforme quindi onorerà i propri impegni?!?
Ma chi vogliono prendere in giro?
Voi capite fino a che punto ci stanno prendendo per i fondelli? C'è al mondo qualcuno che pensi davvero che possa bastare fare qualche riforma per rimettere in sesto i conti?
Ora cerco di spiegare, nella maniera più chiara possibile, in quale condizione si trova il Paese ellenico.
La situazione della Grecia può essere assimilata a quella di un pensionato che guadagna 516 euro al mese e deve rimborsare un debito di 1.000.000 (un milione) di euro!!!
Anche se gli azzeri gli interessi, come può fare a ripagare il debito? Non solo non è questione di interessi, ma neppure di tempo, perché uno che guadagna così poco non arriva neppure a fine mese! Come fa a restituire una cifra simile? Nemmeno in cento anni! Quel debito non può far altro che aumentare!
Fra quattro mesi in quali condizioni pensate si ritroveranno Tsipras & Co.? In una situazione ancora peggiore rispetto a quella attuale!
La Grecia è fallita! E per colpa dell'euro!
Questa è la verità!

C’è qualche dubbio? Riflettiamo, allora, di nuovo sulla Grecia: la proroga concessole di quattro mesi è il tempo che serve per stampare le nuove Dracme.

Ormai in politica siamo arrivati al “virtuale”, e ciò che è accaduto ieri a Bruxelles ha superato ogni immaginazione, pensate che tutta la stampa internazionale oggi riporta in prima pagina la notizia che è stato raggiunto un accordo.

Ebbene, se le parole hanno ancora un significato ciò significa che sarà stata sottoscritta una dichiarazione d’intenti, un memorandum, oppure, per semplificare, passatemi il termine certamente non appropriato, un contratto, fra la Grecia e l’Eurogruppo.

Ebbene no! Non è così! Ma per un motivo assolutamente banale, semplicemente perché …

… questo contratto non c’è! Non esiste! Non è stato ancora stilato!

Lo so che è difficile da credere, ma è proprio ciò che è accaduto, vi ripeto, è stato raggiunto un accordo “virtuale”, non concreto.

La miglior dimostrazione di come la politica dall’«arte del possibile» come diceva Bismarck, si sia trasformata nell’«arte dell’assurdo» l’ha data il nostro Ministro dell’Economia che, a mio parere ha raggiunto l’apice, l’assoluto.

Piercarlo Padoàn, infatti, intervistato all’uscita dalla riunione dell’Eurogruppo ha dichiarato che l’accordo raggiunto era “una vittoria di tutti” specificando però che “non abbiamo parlato di contenuti”!

Ma, avete capito?!?

Cioè è come se gli avessero chiesto:

E’ stato raggiunto un accordo?

“Sì”

E su cosa?

“Di questo non ne abbiamo parlato, ma ciò non è molto importante”

Una persona razionale rischia di impazzire, ed allora ho cercato in tutte le maniere di trovare una giustificazione ad una situazione che di logico non ha nulla, e l’unica conclusione plausibile è che la proroga di quattro mesi che è stata accordata, serva alla Grecia per avere il tempo tecnico di “stampare le nuove Dracme”, e forse  questo non si poteva dire.

Ed andando avanti di questo passo si ritroveranno alla fame anche i portoghesi, e poi gli spagnoli e poi gli italiani e poi ... è solo una questione di tempo.
Dobbiamo fermarli!
Basta Unione Europea! Basta Euro!

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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