Quotidiano |

Noi Ingegneri Gestionali, incontro venerdì al Complesso Universitario

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Settembre 2011 alle 12:30 | 0 commenti

ArticleImage

Fondazione Studi Universitari di Vicenza  -  Nell'incontro verranno presentati e analizzati i risultati dell'indagine statistica 2011 relativa agli sbocchi professionali, ai settori di impiego e alle tempistiche di inserimento nel mercato del lavoro dei Laureati in Ingegneria Gestionale a Vicenza dal 1995 al 2011.

L'Ingegnere Gestionale non fa scorta! Ingegneria Gestionale é il percorso di studi universitari dell'Università di Padova in Vicenza che ‐ anche in questi periodi di crisi per l'economia e l'occupazione ‐ può garantire ai giovani lavoro e soddisfazioni. E' quello che emerge dalla ricerca condotta su circa 600 Ingegneri Gestionali dell'Università di Padova, laureatisi dal 1995 al 2011 presso la sede di Vicenza, che verrà presentata all'incontro "NOI Ingegneri Gestionali" ‐ Venerdì 30 settembre alle ore 17 presso la sede universitaria di Viale Margherita, 87. Dai dati della ricerca promossa dal Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale e da Aligest ‐ l'Associazione dei laureati in Ingegneria gestionale dell'Università di Padova ‐, e condotta dal prof. Luigi Salmaso ‐ docente di Statistica presso il Dipartimento di Tecnica e Gestione dei sistemi industriali dell'Università di Padova ‐ si ha conferma che, anche in periodi difficili in cui la disoccupazione è nel nostro Paese all'9% e ben oltre il 25% per i giovani, non ci sono praticamente ingegneri gestionali senza lavoro. In controtendenza con le dinamiche del mercato del lavoro, la situazione occupazionale per l'ingegnere gestionale è migliorata in questi ultimi anni, dato che il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea che era del 90% per la classe dei laureati 1995‐97, è oltre il 99% per la classe dei laureati 2007‐10. Inoltre, l'inserimento nel mondo del lavoro è alquanto rapido dal giorno della laurea ‐ attorno a due mesi e mezzo ‐ e, altro fattore molto significativo, non fa nessuna differenza fra uomini e donne. Ma dove vanno a lavorare gli ingegneri gestionali? La ricerca ha messo in luce come l'ingegnere gestionale non sia prerogativa di aziende private, lavoro autonomo e studi professionali: se solo il 5 % dei laureati fra il 1995‐97 lavorava nella Pubblica Amministrazione, ora per gli ultimi laureati tale percentuale si è raddoppiata, e sfiora il 10%.
Inoltre la ricerca ha convalidato come le opportunità di lavoro per l'ingegnere gestionale non siano confinate alle sole imprese manifatturiere e di produzione, che rappresentano il 55% dell'assorbimento dell'occupazione, ma anche alle imprese di servizi e del terziario, che contano per il restante 45%.
In termini di aree d'impresa in cui gli ingegneri gestionali lavorano, la ricerca ha confermato la presenza di tale figura in tutte le principali funzioni dell'impresa, e in particolare:
• Gestione, Programmazione e Controllo della Produzione 21,6%
• Vendite, Commerciale e Marketing 18,3%
• Ricerca e Sviluppo, Progettazione e Ingegnerizzazione 13,3%
• Controllo di Gestione, Amministrazione e Analisi economiche e finanziaria 11,2
• Sistemi informativi, System manager 10,8%
• Logistica 9,3%
• Acquisti 6,5%
• Qualità 6,1%
• Organizzazione / Risorse Umane 2,9%
La ricerca ha ben evidenziato anche che gli ingegneri gestionali dell'Università di Padova sono apprezzati indistintamente sia dalle grandi imprese che dalle piccole e medie aziende, che costituiscono la spina dorsale del sistema produttivo del Veneto e del nostro Paese.
È vero che gli ingegneri gestionali dell'Università di Padova vanno a lavorare sempre di più fuori Regione e anche all'estero - l'8% degli ingegneri gestionali laureatisi a Vicenza lavorano stabilmente all'estero dove le loro competenze sono molto apprezzate e valorizzate sia in termini di carriera che di retribuzione - ma la ricerca ha dimostrato come vi sia poi con il tempo un "ritorno a casa".
Il 54% dei laureati delle classi 2001‐2006 che aveva deciso per una prima occupazione fuori Regione oggi è rientrato - ovviamente in posizioni più qualificate e meglio retribuite - a testimoniare un'offerta di valore e assolutamente competitiva delle imprese della nostra Regione. Il successo dell'ingegnere gestionale? "Alla ricetta contribuiscono molto fattori - spiega il prof. Andrea Vinelli, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale dell'Università di Padova - ma sicuramente alla base vi è una formazione universitaria di valore - al tempo stesso specialistica‐ingegneristica e organizzativa‐manageriale ‐ fortemente in linea con le aspettative del mercato del lavoro. E, in questo delicato contesto economico mondiale, i nostri laureati hanno dimostrato un'adattabilità formidabile nel saper rendere concretamente disponibili tali competenze così trasversali nel rispondere efficacemente ai fabbisogni delle imprese - grandi e piccole, pubbliche e private, nazionali e internazionali. La sfida è migliorarsi continuamente - conclude Vinelli. Monitorare e capire è fondamentale per migliorarsi, e questa ricerca offre una base solida su cui impostare tale processo".
E proprio per conoscere cosa pensino dell'ingegnere gestionale le aziende, è stata anche svolta una ricerca che misurasse le loro percezioni e valutazioni. A presentare la ricerca ‐ che ha visto coinvolte 53 imprese (venete, ma anche per un 20% nazionali) ben differenziate sui diversi settori e dimensioni - è stato l'ingegner Nicola Basso, Presidente di Aligest, l'associazione dei laureati in ingegneria gestionale dell'Università di Padova. Il 75% delle imprese intervistate hanno in organico da 1 a 4 ingegneri gestionali, il 25% più di 4, il 97% delle imprese ben conosce la figura dell'ingegnere gestionale e, negli ultimi tre anni, quasi l'80% delle imprese ha reso disponibili posti di lavoro per ingegneri gestionali.
La ricerca indagante il punto di vista delle imprese ha confermato che l'ingegnere gestionale non solo sembra essere riferimento attuale ben conosciuto ed apprezzato dalle imprese, ma anche la figura professionale di cui necessariamente le imprese avranno bisogno nel prossimo futuro. Il 90 % delle imprese intervistate si dichiara pronta ad assumere nei prossimi anni ingegneri gestionali in ruoli adeguati.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network