"Noi Falsi d'Autore: l'Alzheimer incontra l'Arte": far incontrare i pazienti con l'arte
Venerdi 16 Novembre 2012 alle 22:23 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Far incontrare l'arte museale di Vicenza ai pazienti affetti da malattia di Alzheimer per aiutarli a recuperare i ricordi del passato attraverso l'esperienza artistica. Questo l'obiettivo di "Noi Falsi d'Autore: l'Alzheimer incontra l'Arte", l'iniziativa promossa dal Centro "Rindola" di Vicenza (Centro di Psicologia e Riabilitazione Neuropsicologica per persone affette da Demenza di Alzheimer) in collaborazione con il Comune di Vicenza (assessorati alla cultura e agli interventi sociali, direzione Musei civici), la Confartigianato, con il patrocinio di Comune, ULSS6, Regione Veneto.
Il progetto sperimentale vicentino si ispira a un programma di accesso alla cultura intrapreso da ARTZTM (Artists for Alzheimer) al Museum of Modern Art (Moma) di New York, la prima struttura museale a sostenere una sperimentazione in tale settore, e poi diffuso nei principali musei internazionali, e prevede l'organizzazione di quattro visite guidate per i pazienti del Centro "Rindola" ad alcuni dei principali musei cittadini di Vicenza.
Partita lo scorso 12 novembre con un primo appuntamento in Basilica Palladiana per ammirare alcune opere selezionate dell'esposizione "Raffaello verso Picasso. Storie di svolti, sguardi, figure", l'iniziativa proseguirà con altri tre appuntamenti, tutti dedicati a riscoprire - in chiave terapeutica - il circuito museale comunale.
Il primo incontro, in programma lunedì 19 novembre, consentirà una visita del tutto speciale alla Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati per la mostra "Cinque secoli di volti. Una società e la sua immagine nei capolavori di Palazzo Chiericati" cui seguiranno altri due incontri nel 2013.
A conclusione dell'intero progetto, il 15 marzo 2013, verrà organizzato un convegno scientifico nell'Odeo del Teatro Olimpico, durante il quale verranno presentati al pubblico i risultati del percorso intrapreso. Sulla base della sperimentazione attuata, verrà inoltre realizzata una guida cartacea, pensata appositamente per il circuito museale di Vicenza e rivolta ai caregiver di persone affette da demenza, che consentirà loro di condurre il proprio caro all'interno delle sedi museali cittadine attraverso un percorso guidato studiato ad hoc.
"Questa importante iniziativa riporta la nostra attenzione sul ruolo, anche terapeutico, che possono svolgere le attività creative per i pazienti affetti da malattia di Alzheimer, grazie alla capacità straordinaria che hanno le arti visive di agire sui circuiti emozionali, con il merito di favorire un incontro reciproco, affidato a linguaggi non verbali, con chi progressivamente è stato privato a causa della malattia della sua identità - commenta l'assessore alla cultura Francesca Lazzari -. Il percorso sperimentale, che viene intrapreso per la prima volta nella nostra città , ha inoltre un illustre precursore nel Moma di New York che, nel 2006, ha organizzato un programma di visite guidate all'interno dei propri spazi, mirato a incoraggiare l'espressione e la creatività nei malati di Alzheimer".
"E' un'iniziativa che ben si inserisce in quel percorso di sostegno ed aiuto alle persone malate di Alzheimer e alle loro famiglie - commenta l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -che abbiamo sviluppato in questi anni grazie alla collaborazione di tanti Enti e soggetti che hanno a cuore il problema e che ha portato, tra l'altro, all'istituzione dello sportello telefonico attivato nell'ambito del progetto "Polo Assistenziale Alzheimer" finanziato con il contributo della Fondazione Cariverona. Uno sportello che risponde alle domande dei cittadini e degli operatori relativamente alla rete dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari per le persone con decadimento cognitivo".
Il Centro Rindola si rivolge a persone affette da demenza di Alzheimer che hanno da poco ricevuto la diagnosi e che pertanto mantengono ancora un certo livello di autonomia personale nonostante le perdite di memoria, le difficoltà di orientamento temporale e di svolgimento di compiti complessi. Nel centro queste persone possono rallentare il decorso della malattia grazie a percorsi di stimolazione cognitiva svolti in piccoli gruppi e condotti da professionisti esperti (psicologi-neuropsicologi ed educatori). Il percorso riabilitativo viene potenziato attraverso progetti di integrazione sociale la cui finalità è quella di aiutare le persone affette da demenza a costruire un nuovo ruolo all'interno della comunità . Questi progetti rappresentano, inoltre, l'occasione per superare gli stereotipi negativi che spesso accompagnano l'immagine che si ha di questa malattia.
Progetto "Polo Assistenziale Alzheimer": sportello telefonico 0444-222569
Per informazioni: Linte società cooperativa sociale onlus,
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