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Noi falsi d'autore: l'alzheimer incontra l'arte nel progetto sperimentale del centro Rindola

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 13 Marzo 2013 alle 18:24 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Far incontrare l'arte museale di Vicenza ai pazienti affetti da malattia di Alzheimer per aiutarli a recuperare i ricordi del passato attraverso l'esperienza artistica. Questo è l'obiettivo di "Noi Falsi d'Autore: l'Alzheimer incontra l'Arte", l'iniziativa promossa dal Centro Rindola di Vicenza (Centro di Psicologia e Riabilitazione Neuropsicologica). 

In collaborazione con il Comune di Vicenza (assessorati alla cultura e agli interventi sociali, direzione Musei civici). E con il contributo della Confartigianato, con il patrocinio di Comune, ULSS6, Regione Veneto, che si concluderà venerdì 15 marzo all'Odeo del Teatro Olimpico con un evento seminariale dal titolo "L'Alzheimer incontra l'arte" durante il quale verranno presentati al pubblico i risultati del percorso intrapreso che si svolgerà dalle 9 alle 17. 

Il progetto sperimentale vicentino, partito nel novembre 2012, si è ispirato a un programma di accesso alla cultura intrapreso da ARTZTM (Artists for Alzheimer) al Moma di New York e nei principali musei internazionali, promosso dal Professor John Zeisel, uno dei più importanti innovatori nell'ambito del trattamento non farmacologico della malattia di Alzheimer. 
Le visite guidate al circuito museale vicentino per i pazienti del Centro Rindola hanno rappresentato l'opportunità di far riaffiorare nelle persone affette da malattia di Alzheimer memorie storiche emotivamente vivide, di stimolare le risorse cognitive residue grazie alla ricchezza degli stimoli sensoriali offerti dalle differenti sedi museali coinvolte (Basilica Palladiana, Pinacoteca di Palazzo Chiericati, Museo del Risorgimento e della Resistenza). Un percorso alla riscoperta del ruolo sociale attivo dell'arte, capace di contribuire a far "superare lo stigma della demenza", che porta a vivere la malattia come una condanna che isola socialmente, come evidenzia il Rapporto mondiale Alzheimer 2012. 
Durante il seminario all'Odeo del Teatro Olimpico verranno approfonditi gli aspetti neurologici e psicologici che consentono di parlare di riabilitazione delle persone affette da demenza di Alzheimer attraverso il canale artistico. Saranno presenti all'incontro relatori tra i più illustri del panorama nazionale nell'ambito della cura delle demenze, che daranno testimonianza di esperienze analoghe già realizzate in altre città italiane. 
L'evento seminariale è a carattere scientifico e rappresenta un'occasione formativa per operatori socio-sanitari che operano nell'ambito delle demenze. Il corso è accreditato ECM ed è richiesta un'iscrizione obbligatoria entro giovedì 14 marzo. Il programma e il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito www.centrorindola.it. 
"Questa importante iniziativa riporta la nostra attenzione sul ruolo, anche terapeutico, che possono svolgere le attività artistiche e creative per i pazienti affetti da malattia di Alzheimer, grazie alla capacità straordinaria che hanno le arti visive di agire sui circuiti emozionali, con il merito di favorire un incontro reciproco, affidato a linguaggi non verbali, con chi progressivamente è stato privato, a causa della malattia, della sua identità - commenta l'assessore alla cultura Francesca Lazzari -. Il percorso sperimentale, che viene intrapreso per la prima volta nella nostra città, ha inoltre un illustre precursore nel Moma di New York che, nel 2006, ha organizzato un programma di visite guidate all'interno dei propri spazi, mirato a incoraggiare l'espressione e la creatività nei malati di Alzheimer". 
"E' un'iniziativa che ben si inserisce in quel percorso di sostegno ed aiuto alle persone malate di Alzheimer e alle loro famiglie che abbiamo sviluppato in questi anni grazie alla collaborazione di tanti Enti e soggetti che hanno a cuore il problema e che ha portato, tra l'altro, all'istituzione dello sportello telefonico (0444-222569) attivato nell'ambito del progetto "Polo Assistenziale Alzheimer" finanziato con il contributo della Fondazione Cariverona, - commenta l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -. Uno sportello che risponde alle domande dei cittadini e degli operatori relativamente alla rete dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari per le persone con decadimento cognitivo". 
Per maggiori informazioni: Centro Rindola, Via Rossini, 41 a Vicenza, 0444.929374 
www.centrorindola.it, [email protected].


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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