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Luigi Ugone di "Noi che credevamo nella BPVi" a Luca Zaia: dedichi parte del fondo di 500.000 euro della Regione all'insinuazione al passivo dei soci BPVi e Veneto Banca in LCA

Di Edoardo Pepe Martedi 1 Agosto 2017 alle 14:11 | 0 commenti

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La Regione del Veneto aveva stanziato una cifra di 500.000 euro per supportare le azioni legali a tutela dei soci azzerati della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, soldi ad oggi non utilizzati mentre le due banche venete ora di fatto non esistono più essendo state poste in liquidazione coatta amministrativa  per effetto del DL 99/17 appena approvato in parlamento. Intanto per avere copia della enorme massa di documenti (1.1000.000 pagine di verbali e 400 ore di intercettazioni si legge) che la Procura di Vicenza ha depositato con la chiusura delle indagini contro Gianni Zonin & c. supwri i 70.000 euro la cifra che dovrebbe pagare chi intendesse azionare cause a propria tutela o dimostrare il proprio buon diritto all'insinuazione del passivo delle due ex banche in LCA.

L'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" si è, quindi, attivata inviando a firma del suo presidente Luigi Ugone (nella foto a Piazza dei Signori a Vicenza con Gianluigi Paragone, ndr) anche questa richiesta a Luca Zaia: "egregio presidente, per quanto riguarda il fondo di 500.000 euro fermo in regione, vorremmo chiedere, se possibile, dedicare parte di questo fondo agli azionisti che faranno insinuazione al passivo della banca. Siamo a disposizione per ulteriori approfondimenti. Cordialmente. Luigi Ugone, presidente di Noi che credevamo nella BPVi".

Come non associarsi a questa richiesta dopo che, sempre a detta di Ugone, le altre associazioni a cui si era rivolto per raccogliere insieme la cifra necessaria pare abbiano dato forfait... ?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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